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Attualità

Quando l’orco è dentro casa: un anno di donne distrutte dall’odio

Uomini che odiano le donne, avrebbe detto un grande scrittore svedese in un libro di 20 anni fa, un argomento purtroppo sempre attuale

Perché è questo quello che accade, il pericolo per una donna è al 90% delle volte dentro le mura domestiche, si tratta di un avvertimento che ormai conosciamo tutte: le donne vengono uccise dal proprio partner o dall’ex, è l’amore che cambia volto e diventa follia, ad ucciderle.

Quando l’orco è dentro casa: un anno di donne distrutte dall’odio – CheDonna.it

E forse amore non è mai stato, il più delle volte ha sempre avuto un’altra origine, ma non è facile capirlo e vederlo, spesso ci si accorge del pericolo quando è troppo tardi per correre ai ripari.

A volte è visibile e concreto ed è possibile evitarlo, denunciando, cercando un rifugio altrove, individuando ogni minimo segnale di pericolo in tempo, anche solo uno sguardo: quel tipo di sguardo, chi lo ha visto e lo ha vissuto sa di cosa sto parlando.

Femminicidi 2025, uomini deboli con il desiderio di possesso

Madri, figlie, donne che vengono uccise dal partner o dall’ex, la motivazione più frequente è che questi non accettano la fine della relazione, eventi atroci che continuano a riempire le pagine di cronaca con volti, vicende, vite distrutte.

Il 5 gennaio 2025 la prima vittima, una donna di 29 anni uccisa dal marito a Gaifana di Gualdo Tadino in Umbria. Un solo colpo di pistola sparato da Daniele Bordicchia, guardia giurata. Spara la moglie e poi si uccide.

14 gennaio un altro caso analogo, Maria Porumbescu, la donna di 57 anni viene uccisa a colpi di fucile dal marito, Emilio Martini di 86 anni a Rivoli, Torino. L’uomo dopo aver sparato alla donna si toglie la vita.

Non passa molto tempo, arriviamo solo al 24 gennaio e una donna di 40 anni, Jhoanna Nataly Quintanilla viene uccisa a Milano da Pablo Heriberto Gonzales Rivas. L’uomo nasconde il cadavere in un borsone e lo getta nei campi. Dirà che la morte della donna è stato solo un tragico errore, un gioco erotico finito male. Quando l’uomo viene fermato sta per partire per Lisbona.

Femminicidi 2025, uomini deboli con il desiderio di possesso (foto Ansa) – CheDonna.it

8 febbraio, Eleonora Guidi viene colpita dal marito 24 volte con un coltello, i coniugi vivono a Rufina, nel Fiorentino. Lorenzo Innocenti dopo il terribile atto tenta di uccidersi buttandosi dal secondo piano. Il 9 febbraio, il giorno dopo, l’orrore di nuovo tra le mura domestiche, alle porte di Torino Cinzia D’Aries viene colpita con un coltello dal marito Pietro Quartuccio, l’uomo tenta poi di uccidersi con dei farmaci. Lui è ancora vivo.

25 marzo, si pensa che Ilaria Sula, una ragazza di 22 anni sia scomparsa. Il suo corpo senza vita viene trovato il 2 aprile chiuso in una valigia e buttata in fondo ad un dirupo a Poli. L’ha uccisa a coltellate il suo ex, Mark Samson un ragazzo di 23 anni.

31 marzo, Messina, Sara Campanella, un’altra giovane donna di soli 22 anni, viene accoltellata per strada da Stefano Argentino, di 27 anni. Era un suo compagno di università ed era ossessionato da lei. Quel giorno l’ha uccisa dopo averla inseguita per strada, come aveva già fatto molte altre volte. Lei era stata chiara, non voleva avere nulla a che fare con lui ma come sempre, per questi individui un ‘NO’ non è una risposta.

16 aprile, Samarate nel Varesotto. Teresa Stabile si sta separando dal marito, Vincenzo Gerardi e vive dai genitori. Mentre rientra dal lavoro trova l’uomo davanti a casa che la accoltella a morte. Dopo averla uccisa gli investigatori trovano un messaggio inviato alla suocera con scritto: “Ho fatto ciò’ che doveva fare, buona Pasqua”. L’uomo aveva negato la premeditazione.

Il 17 aprile Samia Bent Rejab Kedim, 46 anni, viene uccisa coltellate da Mohamed Naceur Saadi, 59 anni a Udine. I due erano separati e lui si trovava ai domiciliari condannato a 5 anni per precedenti violenze proprio nei confronti della vittima e altri familiari. Il figlio lo vede entrare in auto, sporco di sangue. Da l’allarme e tentano di catturare l’uomo, ma l’assassino muore in un incidente stradale.

Femminicidi 2025 (foto Ansa) – CheDonna.it

18 aprile, Lucia Chiapparino viene uccisa a forbiciate dal marito, Vincenzo Visaggi a Bitonto nel Barese. L’uomo chiama i carabinieri e dice: “Venite, ho ucciso mia moglie”.

11 maggio Milano, viene trovato nel Parco Nord il corpo di Chamila Wijesuriyauna uccisa a coltellate. La donna è stata uccisa da Emanuele De Maria, un collega di lavoro. Lui era già stato condannato per femminicidio e usciva dal carcere solo per lavorare. L’uomo si suicida buttandosi dalle terrazze del Duomo dopo aver accoltellato un altro collega.

14 maggio, Prato di Correggio Reggio Emilia, viene trovato il corpo di Daniela Coman nella casa dell’ex compagno, Peter Pancaldi. L’uomo confessa l’omicidio.

28 maggio, Afragola in provincia di Napoli viene trovato il corpo senza vita di Martina Carbonaro di 14 anni, uccisa dall’ex fidanzato, Alessio Tucci di 19 anni che dirà: “L’ho fatto perché mi aveva lasciato”.

4 giugno, viene trovato a Prato il corpo di Maria Denisa Adas di 30 anni. Il giorno dopo a confessare l’omicidio Vasile Frumuzache, dirà di averla uccisa perché questa voleva rivelare la loro relazione alla moglie.

5 giugno a Cene, Bergamo, Elena Belloni viene uccisa dal marito Rubens Bertocchi che poi si uccide con la stessa pistola.

7 agosto, Foggia, Hayat Fatimi, 46 anni, viene uccisa dall’ex a coltellate per strada a pochi metri dalla sua casa. Aveva presentato una denuncia nei suoi confronti ed era protetta dalla normativa legata al “codice rosso”.

Donne uccise tra le mura domestiche (foto Ansa) – CheDonna.it

Il 13 agosto a La Spezia, Tiziana Vinci viene uccisa a coltellate dall’ex compagno nella casa dove prestava servizio come collaboratrice domestica. L’uomo aveva il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Da 10 giorni lo strumento dava segni di malfunzionamento, il fatto era stato segnalato dai carabinieri all’azienda di telefonia che era incaricata della manutenzione.

23 agosto, Tina Sgarbini viene trovata senza vita nella sua casa in località Votraci di Montecorvino Rovella, nel Salernitano. Uccisa dal suo ex compagno Christian Persico che l’ha soffocata con una pellicola trasparente da cucina. “Ho fatto una cavolata”, scriverà poi l’uomo in un biglietto.

11 settembre, Palau, Gallura, Cinzia Pinna, 33anni, scompare. Il 24 settembre l’imprenditore Emanuele Ragnedda confessa di averla uccisa con un’arma da fuoco e confessa dove si trova il cadavere.

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