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Attualità

Merendine confezionate, sale la preoccupazione degli esperti: su 250 testate solo 2 hanno ottenuto un punteggio sufficiente

Un nuovo test mette in discussione la qualità delle merendine confezionate, tra ingredienti non salutari e poche eccezioni accettabili.

Le merendine confezionate fanno parte della quotidianità di molte famiglie, soprattutto come soluzione rapida per la colazione o la pausa di metà giornata. Colorate, pratiche e dal gusto accattivante, hanno conquistato generazioni di adulti e bambini. Eppure, dietro il loro successo commerciale, da tempo emergono dubbi legati al loro reale valore nutrizionale.

Merendine confezionate, sale la preoccupazione degli esperti: su 250 testate solo 2 hanno ottenuto un punteggio sufficiente (chedonna.it)

Indagini indipendenti mostrano infatti come la maggioranza di questi prodotti presenti squilibri evidenti: zuccheri in eccesso, grassi saturi e additivi poco raccomandabili. È una fotografia che solleva domande non solo sulle scelte dei consumatori, ma anche sulle responsabilità dell’industria alimentare. La questione non riguarda il divieto, bensì la consapevolezza e la moderazione. Perché, se è vero che nessun cibo deve essere demonizzato, è altrettanto chiaro che alcuni richiedono più attenzione di altri.

Merendine sotto accusa: cosa rivelano davvero i test indipendenti

Un nuovo test indipendente mette nuovamente sotto i riflettori le merendine confezionate, evidenziando punteggi bassi, zuccheri e grassi alti, con solamente due prodotti considerati “accettabili” su un totale di 250. Gli esperti sollecitano una maggiore trasparenza nelle etichette e scelte più consapevoli da parte dei consumatori. L’indagine condotta da Altroconsumo ha colpito profondamente le abitudini alimentari delle famiglie italiane, sottolineando la necessità di un cambiamento.

Le merendine confezionate rappresentano da decenni una soluzione veloce per la colazione o lo spuntino di grandi e piccini. Tuttavia, dietro al loro aspetto invitante si nasconde un alto contenuto di calorie, zuccheri, grassi saturi e additivi. L’ultimo test di Altroconsumo ha messo in luce come quasi nessun prodotto raggiunga i livelli di qualità attesi dai consumatori, sollevando preoccupazioni sulla loro effettiva convenienza nutrizionale.

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Nell’aggiornamento pubblicato a settembre 2025, Altroconsumo ha esaminato oltre 250 tipi di merendine confezionate disponibili nei supermercati e discount italiani. La valutazione si è basata su criteri quali il Nutri-Score, il numero e il tipo di additivi, il grado di trasformazione, la presenza di edulcoranti e il peso della porzione. I risultati hanno mostrato che soltanto due prodotti hanno raggiunto un punteggio “accettabile”, mentre la maggior parte è stata classificata come “scarsa” o “molto scarsa”.

Tra i prodotti testati, spiccano alcune eccezioni che si avvicinano alla sufficienza: i Pangoccioli di Mulino Bianco e il Tortino con carote e mandorle di Esselunga Equilibrio hanno ottenuto rispettivamente 47 e 41 punti. Questi risultati suggeriscono che, nonostante la prevalenza di opzioni poco salutari, esistono alternative leggermente migliori sul mercato.

Gli esperti sottolineano l’importanza di leggere attentamente l’etichetta delle merendine, preferendo quelle con un elenco di ingredienti più breve e senza additivi nocivi. Inoltre, raccomandano un consumo occasionale di questi prodotti, integrando la dieta con colazioni più equilibrate che includano latte o yogurt, frutta fresca e pane con composte a basso contenuto di zuccheri.

Per vedere un miglioramento significativo nella qualità delle merendine confezionate, l’industria alimentare deve impegnarsi in una riformulazione dei prodotti che riduca il contenuto di zuccheri e grassi e offra porzioni più realistiche. Solo così sarà possibile aspirare a raggiungere le fasce di valutazione “buono” e “molto buono”.

Alessandra Orlacchio

Professionista con esperienza pluriennale nel settore dell'Editoria. Capacità di scrittura e ottima padronanza della lingua italiana con spiccate capacità di analisi e sintesi. Competenze in editing e correzione di bozze. Dimestichezza nell'uso dei principali strumenti informatici. Autonomia e capacità di organizzazione del proprio lavoro. Ottime capacità relazionali e attitudine al team-working. Precisione e affidabilità, flessibilità e problem solving.

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