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Food e ricette

L’alimentazione biologica per i neonati

L’avvio dello svezzamento segna un momento fondamentale nella crescita del neonato. In questa fase di transizione, in cui l’organismo è particolarmente ricettivo e delicato, l’attenzione verso la qualità e la provenienza degli alimenti diventa una priorità per molte famiglie. La scelta di un’alimentazione basata su prodotti da agricoltura biologica risponde a questa crescente esigenza di sicurezza, naturalità e trasparenza, ponendo le basi per un rapporto sano con il cibo.

Cosa significa “biologico” nell’alimentazione infantile

La dicitura “biologico” non è un semplice aggettivo, ma il risultato di un sistema di produzione disciplinato a livello europeo, identificabile dalla certificazione con il logo della foglia verde. Questo disciplinare impone regole severe che definiscono l’intero processo produttivo. Nell’agricoltura, vieta rigorosamente l’uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici di sintesi, promuovendo invece la rotazione delle colture, il rispetto della fertilità naturale del suolo e la tutela della biodiversità. Per quanto riguarda gli allevamenti, la normativa garantisce il benessere animale attraverso spazi adeguati, un’alimentazione basata esclusivamente su foraggi biologici e un uso estremamente limitato di farmaci, escludendo la somministrazione routinaria di antibiotici.

I vantaggi della scelta biologica durante lo svezzamento

Scegliere il biologico nello svezzamento offre vantaggi importanti, legati soprattutto alla delicatezza dell’organismo del bambino. A questa età, i sistemi metabolici e quelli deputati allo smaltimento delle tossine sono ancora in piena maturazione e non funzionano come quelli di un adulto. Il beneficio principale del bio è quindi quello di ridurre al minimo l’esposizione a residui indesiderati, offrendo una tutela in più. Quando si utilizzano omogeneizzati biologici, ad esempio, si sceglie un prodotto la cui materia prima (che sia carne, frutta o verdura) è stata seguita e controllata fin dall’origine. Questo rispetto di standard rigorosi permette di preservare il sapore più genuino e la naturalità degli ingredienti.

Ingredienti selezionati e filiere tracciabili

Oltre all’assenza di pesticidi di sintesi, il biologico nell’alimentazione infantile è sinonimo di controllo dell’intera filiera produttiva. Le normative europee, infatti, richiedono una tracciabilità completa, permettendo di ricostruire il percorso di un prodotto dal campo (o dall’allevamento) fino al confezionamento finale. Per le aziende specializzate nella prima infanzia, questo controllo rappresenta un punto cardine. La selezione delle materie prime è spesso ancora più stringente rispetto ai già elevati standard del biologico comune, ricercando varietà specifiche e terreni incontaminati per assicurare non solo la sicurezza, ma anche la migliore qualità nutrizionale possibile.

L’impegno dei brand specializzati

Consapevoli di queste esigenze, i brand storici del settore hanno sviluppato linee dedicate per rispondere alla crescente domanda di trasparenza. Plasmon, ad esempio, ha investito significativamente nel biologico, proponendo una gamma di prodotti che unisce la garanzia della certificazione europea a un ulteriore impegno nella selezione. Gli ingredienti utilizzati provengono da coltivazioni e allevamenti scelti, spesso situati in aree geografiche vocate, e sono sottoposti a processi di tracciabilità che permettono di conoscere l’origine di ogni materia prima. Questo impegno si traduce in alimenti non solo sicuri, ma anche equilibrati nutrizionalmente e studiati per accompagnare il bambino nella scoperta dei sapori autentici, senza l’aggiunta di aromi artificiali o conservanti non necessari.

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