Diciamo addio al pandoro assassinato a Natale: il mio taglio è perfetto

Perché rovinare la perfezione del pandoro  di Natale e del panettone affettandolo in modo sbagliato? I trucchi sono pochi ma precisi

Alzi la mano chi non l’ha mai fatto. Perché a Natale una delle operazioni più tradizionali che possiamo fare alla fine del pasto è affettare il panettone o il pandoro. Ci sono tante scuole di pensiero, ma in fondo è una scelta personale, una lotta tra chi non ama i canditi e chi li adora, fra tradizione e innovazione.
Quello però che non possiamo davvero sbagliare è il taglio. Beh, certo, se a monte abbiamo puntato su un panettone di scarsa qualità per risparmiare o perché ci fidiamo del consiglio che ci ha dato il nostro collega al lavoro, è un altro discorso.

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Diamo per scontato allora che il pandoro o il panettone che portiamo a tavola sia il meglio del meglio, la Gioconda di tutti i dolci. Davvero lo vogliamo rovinare con un taglio di scarsa qualità, servendo fette monche, schiacciate, una diversa dall’altra per larghezza e consistenza?
Se la risposta è no, ecco qualche trucco facile facile per non sbagliare quando ci capiterà di farlo durante le prossime feste di Natale. Perché non serve essere maestri pasticceri per riuscirci, ma solo un minimo di organizzazione.

 

Pandoro e panettone, il segreto del taglio è uno solo

Partiamo dal pandoro e da un’idea. Quella che dobbiamo avere già ben chiara in testa quando lo scartiamo e lo vogliamo dalla sua scatola, dal suo involucro. La forma originale la conosciamo benissimo, quella finale dopo averlo affettato dipende solo da noi.

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Tutto quello che ci serve è un coltello seghettato e lungo, tipo quello del pane. Mai invece usare un coltello con la lama corta perché potrebbe rompere il pandoro e farcelo affettare in modo asimmetrico, bruttissimo da presentare.
Il vero trucco per fette di pandoro perfette, che sembrano tagliate con il goniometro, è uno solo. Dividiamolo in due nel senso della larghezza e poi ancora in due. Poi basterà seguire le sue coste per affettarlo senza problemi. A quel punto decideremo se servirlo così, oppure con una farcitura di crema, zabaione o altro.

E il panettone? Partiamo con un passaggio fondamentale: se lo tagliamo con la carta ancora attaccata, come possiamo pensare di fare fette perfette? Strappiamola prendendo il lembo di lato, non dalla parte superiore. Dopo aver eliminato la fascia laterale, togliamo la base. E a quel punto siamo liberi di affettare.
Appoggiamo il panettone su un tagliere di legno o plastica e prendiamo un coltello a sega ben affilato. Vietata la lama liscia, è l’errore che fanno molti: appoggiano la mano sul panettone e lo schiacciano involontariamente ma irrimediabilmente.
Tagliamo il panettone a metà, poi facciamo un altro taglio perpendicolare facendo praticamente una croce. Da lì andiamo avanti in diagonale: entriamo con la punta del coltello nel centro del panettone, tenendo la mano da un lato e non sopra. Facciamo le fette in diagonale e il problema è risolto.

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