Riscaldamenti a 19 gradi anche a scuola, i consigli dei medici per non ammalarsi

Quest’inverno i riscaldamenti passeranno da 20 a 19 gradi: ecco i consigli dei medici per non ammalarsi.

Ci troviamo ad affrontare il primo inverno nel pieno del caro prezzi dell’energia ed ovviamente questo significa che dobbiamo prepararci alle nuove direttive del governo.

riscaldamenti 19 gradi non ammalarsi
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Queste, infatti, riguardano anche l’uso dei riscaldamenti: un decreto firmato dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ci dice come comportarci per riuscire a sopperire alla mancanza di denaro derivante dall’inflazione.

Per evitare sprechi – sia in termini di energia che di soldi – dovremmo accorciare tutti di 15 giorni il periodo di accensione dei termosifoni e tenerli su On un’ora in meno rispetto a quello che facevamo in passato.

Allo stesso modo, la temperatura – fissata convenzionalmente a 20 gradi – dovrebbe scendere a 19.

Ovviamente quest’ultimo punto nello specifico ha turbato diversi italiani, che si stanno chiedendo quale potrebbe essere la conseguenza soprattutto per la salute.

Siamo sicuri che un grado in meno – che può sembrare pochissimo, ma quando fa moltissimo freddo, quindi soprattutto da fine novembre a fine febbraio può incidere tantissimo – possa non creare problemi fisici e ledere quindi le difese immunitarie?

A darci una prima indicazione è stato Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano.

Il professore ha affermato: “Il calo o l’aumento della temperatura esterna è in effetti qualcosa che avvertiamo immediatamente sul nostro corpo. Una diminuzione delle temperature ha un effetto soprattutto sull’apparato cardiovascolare: il nostro organismo reagisce facendo aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Vivere regolarmente in un ambiente troppo freddo ha un effetto negativo sulla salute ed è noto che vivere in case in cui il termostato indica valori troppo bassi concorra a causare un aumento delle malattie e dei decessi durante l’inverno”.

Per poi aggiungere: “Ma nel passaggio da 20 a 19 gradi la sensibilità è elevata, ma i rischi per la salute sono contenuti. Anzi, in realtà, tenere un grado in meno in casa, non solo fa risparmiare ma è la temperatura perfetta”.

Insomma in sostanza questa diminuzione non dovrebbe avere effetti negativi: al massimo ci si può vestire indossando indumenti più pesanti e basta. Bisogna però fare attenzione se in casa ci sono soggetti fragili, come le persone più anziane.

Come ha affermato lo stesso Pregliasco, infatti, con il passare del tempo il nostro sistema di termoregolazione si deteriora. Da qui si spiega la sensazione di freddo più intensa avvertita spesso in inverno dalle persone dopo una certa età.

In questi casi, però, si può andare incontro a fenomeni di ipotermia senza neanche rendersene conto, quindi bisogna stare sempre con gli occhi aperti.

Detto ciò, sia nel caso di persone anziane, che più giovani, ci sono delle piccole accortezze che si possono mettere in pratica in vista della temperatura più bassa per non ammalarsi.

Riscaldamenti a 19 gradi: ecco come non ammalarsi secondo i medici

In vista dell’abbassamento della temperatura dei riscaldamenti da 20 a 19 gradi gli esperti dell’Osservatorio Influenza hanno fornito dei consigli per non ammalarsi.

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In primis, la cosa da fare assolutamente – che può sembrare scontata, ma non lo è – è indossare indumenti più pesanti quando si avverte più freddo.

Bisogna poi prestare massima attenzione all’alimentazione: sì a frutta e verdura, ad alimenti stagionali e cibi caldi, che ci aiutano a gestire meglio il freddo. Sì anche ad almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per mantenersi sempre idratati.

Inoltre, chi ne ha la possibilità può usare gli umidificatori, mentre chi non ce l’ha può semplicemente mettere dei contenitori pieni di acqua sui termosifoni. In entrambi i casi, questo passaggio è importante perché permette all’aria di non diventare troppo secca.

L’umidità in casa, infatti dovrebbe essere almeno del 50 – 60%, dal momento che un ambiente secco fa aumentare il rischio di avere infezioni.

Massima attenzione poi agli sbalzi termici: bisognerebbe cercare di non passare troppo velocemente dal caldo al freddo e viceversa.

Un altro accorgimento potrebbe essere il vaccino antinfluenzale, soprattutto per i soggetti fragili. Un “trucco” è fare a distanza di poco tempo questo e quello contro il Covid che, insieme, aiutano il sistema immunitario a rafforzarsi.

Infine, soprattutto nei luoghi chiusi, sarebbe preferibile indossare la mascherina e disinfettare spesso le mani, che sono in genere lo “strumento” di passaggio di germi e batteri dall’esterno all’interno dell’organismo.

Se poi vuoi anche dei consigli per risparmiare acqua, ecco la nostra guida.

In ogni caso, tutte queste accortezze, che possono sembrare a prima vista banali, ci possono invece aiutare tantissimi durante tutto l’inverno.

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