Eritema solare: se non riesci a prevenirlo, curalo così

In estate uno dei problemi più comune è l’eritema solare, derivante in genere da una prolungata esposizione ai raggi UV (e non solo) ed ecco come lo possiamo curare se non riusciamo a prevenirlo.

Uno dei problemi che attanaglia tantissime persone in estate è l’eritema solare. Amiamo stare al sole ore ed ore, ma se non prestiamo attenzione, la conseguenza diretta potrebbe essere la sua comparsa.

Curare eritema solare
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Purtroppo ecco già la prima brutta notizia in arrivo: potrebbe capitare a tutte noi. Non ci sono pelli più predisposte.

Questa infatti è un’infiammazione acuta della pelle, che generalmente è causata da un’eccessiva e prolungata esposizione al sole oppure ad altri tipi di radiazione ultravioletta.

Ovviamente in nostro soccorso viene sempre la nostra protezione, che è la nostra migliore alleata ed è uno dei capisaldi della beauty routine. A questa possiamo aggiungere degli integratori appositi creati ad hoc per preparare la nostra pelle ad esporsi ai raggi UV.

In ogni caso, quello che dobbiamo fare è prestare massima attenzione in estate ad arrossamenti atipici ed intervenire immediatamente appena vediamo formarsi l’eritema solare. Solo così potremo evitare che peggiori e che causi ulteriori problemi.

Ma come possiamo curare l’eritema solare quando proprio non riusciamo a prevenirlo?

Ecco come curare l’eritema solare

La prima domanda a cui dobbiamo rispondere è cos’è esattamente l’eritema solare? Trattasi di una lezione della pelle, dovuta ad un’infiammazione.

Curare eritema solare
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Questa rientra nelle forme di allergia cutanea, che si manifesta generalmente con arrossamenti o pruriti generati dall’esposizione al sole.

Cosa causa esattamente questa infiammazione? La vasodilatazione dei capillari sottocutanei.

In sostanza ci troviamo in presenza di una lieve scottatura oppure addirittura di un’ustione di primo grado.

I sintomi sono generalmente gonfiore, prurito e bruciore. Questi compaiono circa 3 – 4 ore dopo l’esposizione e si risolvono dopo circa 4 – 7 giorni.

Come si presenta visivamente l’eritema? Generalmente sotto forma di chiazze ed i margini dell’eritema possono essere netti oppure sfumati. Una volta riassorbito, l’eritema dà vita alla cosiddetta desquamazione oppure ad una discromia (diversa colorazione della pelle).

Dobbiamo però anche specificare che la sua gravità dipende da molti fattori: tra questi ricordiamo il tempo di esposizione al sole, il fototipo ed eventualmente l’uso di alcuni farmaci.

In casi estremi – generalmente dopo un’esposizione ai raggi UV molto prolungata – l’eritema può portare addirittura ad un’ustione di secondo grado, con lesioni vescicolo – bollose e dolore.

In alcuni casi, un’altra conseguenza possono essere febbre, nausea e vomito. Questo capita soprattutto quando l’eritema riguarda una parte del corpo molto ampia.

Un’altra cosa che dobbiamo specificare è che il sole non è l’unico responsabile dell’eritema: anche le lampade UV usate dai dermatologi per curare alcune malattie come possono causarlo e psoriasi, dermatite atopica e vitiligine ed allo stesso modo anche le lampade possono farlo.

Chi deve stare particolarmente attento? Ovviamente, com’è facilmente deducibile, le persone che hanno la carnagione molto chiara, i bambini (soprattutto sotto i 3 anni) e gli anziani, che hanno la pelle più delicata.

Deve prestare molta attenzione anche chi assume alcuni farmaci, come antibiotici, antimicotici e diuretici e chi è solito applicare alcune creme ed unguenti, come quelli contro l’acne, oppure a base di cortisone ed antistamici.

Detto ciò, come possiamo prevenire l’eritema solare? Come abbiamo anticipato, applicando sempre la protezione solare ed assumendo integratori appositi per la pelle, che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Spesso si pensa – erroneamente – che le creme protettive ad alto SPF (come la 50) impediscano di abbronzarci: è falso.

Al massimo applicandole spesso potresti impiegare qualche giorno in più del solito per avere una pelle dorata, ma almeno sarai sicurissima di proteggerla nel modo giusto e di non incorrere in problemi come scottature ed eritemi appunto.

Inoltre c’è un segreto che pochissime persone conoscono: in questo modo l’abbronzatura resta più a lungo ed è anche più uniforme.

Anche mangiare spesso frutta e verdura fresca, assumere alimenti a base di sali minerali e bere molta acqua può aiutarci a prevenire eventuali problematiche.

Se però non siamo proprio riuscite a prevenire l’eritema solare, lo dobbiamo assolutamente curare.

Come? Bevendo moltissima acqua, idratando la pelle con emulsioni e creme specifiche. Gli ingredienti più efficaci comunque sono aloe vera, mentolo e cortisone, che danno immediato sollievo.

In casi estremi poi è possibile ricorrere all’idratazione intravenosa, all’uso di antinfiammatori non steroidei e di garze grasse.

Ovviamente, però, in caso di eritema, la prima cosa da fare è evitare di esporsi al sole e, in caso di bolle, evitare anche di cercare di romperle.

Generalmente comunque tutti i sintomi dovrebbero sparire nell’arco di 4 – 7 giorni al massimo e non dovrebbero lasciare alcun segno sulla pelle.

C’è un però: la pelle ha memoria, ricorda ciò che le è successo negli anni. Cosa significa? Che probabilmente una pelle danneggiata delle scottature, a lungo andare potrebbe incorrere in un invecchiamento precoce, con comparsa di rughe, segni, lentigo solari.

E non solo, perché le conseguenze possono essere anche più gravi: i tumori della pelle, infatti, sono più frequenti nei soggetti che hanno avuto scottature.

In ogni caso, in estate la beauty routine necessita di qualche accorgimento in più ed ecco la nostra guida.

Comunque adesso sappiamo che l’eritema non va affatto sottovalutato e va curato immediatamente.

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