Risparmio idrico: ecco come risparmiare in bolletta (ed aiutare il Pianeta)

Ormai è allarme siccità e stiamo assistendo ad una serie di problemi che questo comporta, quindi ecco cosa possiamo fare noi per favorire il risparmio idrico, risparmiare in bolletta ed aiutare il Pianeta.

La situazione in Italia – e non solo – è grave, più di quanto si pensi. Non bastava la pandemia, la crisi economica derivante, la guerra in Ucraina e la consente inflazione che ha messo in ginocchio intere famiglie: anche l’allarme siccità sta mettendo a repentaglio la vita di molte persone.

Risparmio idrico
Canva Photo

Per riassumere la situazione basta un’immagine: il Po arrivato ai minimi storici (nel senso letterale del termine).

Il problema legato alla carenza di acqua, infatti, è massimo nel Nord Italia e questo è giustificato dall’utilizzo spropositato che ne fa l’agricoltura, in alcune zone del Settentrione soprattutto.

Cosa possiamo fare noi persone “comuni”? Dobbiamo aspettare gli interventi delle istituzioni (che, di fatto, sono già arrivati, ma il problema è talmente grande che non sono bastati, almeno per adesso)? Oppure possiamo fare qualcosa di concreto?

Ovviamente la risposta è sì, possiamo fare più di qualcosa. Possiamo fare molto, a partire dal modo in cui viviamo la nostra quotidianità, che si traduce spesso in uno spreco incredibile di acqua e risorse che può essere evitato.

A fare una fotografia della situazione ci ha pensato ENEA, che ha parlato di numeri concreti.

Ogni abitazione ha bisogno del 25% dell’energia totale utilizzata, mentre il consumo di acqua ad uso civile rappresenta il 20% dei consumi totali.

Questo significa che la dotazione idrica pro capite ammonta a circa 200 litri per abitante al giorno.

Il problema però è ben più grave di come sembra: tradotto in parole povere, perdiamo troppa acqua rispetto a quella che abbiamo a disposizione. E da qui, il problema della siccità.

7.594 corsi d’acqua, 324 laghi, più di 1.000 falde sotterranee e 526 dighe che raccolgono circa l’11% delle piogge non bastano ad arginare il problema.

Il fulcro del discorso è che finché ci sarà carenza di infrastrutture e la rete acquedottistica sarà non completamente efficiente, la situazione non sarà mai ottimale.

La soluzione? Secondo ENEA sarebbe da riscontrare nell’efficientamento e nella digitalizzazione della rete acquedottistica, che ci farebbero risparmiare fino al 25% dell’energia.

A questo però si aggiunge anche il problema del consumo di acqua nei settori produttivi (soprattutto in quello agricolo). Da qui un altro dilemma: come rendere più efficienti le tecnologie irrigue?

Anche in questo caso la soluzione sta nella tecnologia, che potrebbe giocare un ruolo cruciale nel riuso delle acque reflue trattate.

Come abbiamo anticipato, noi tutti possiamo migliorare la situazione con qualche piccolo accorgimento.

Dobbiamo cioè iniziare a modificare il nostro modo di vivere la routine quotidiana, cercando di fare attenzione a come sprechiamo acqua, così da non farlo più.

ENEA ha riassunto in 20 punti quello che dovremmo fare da adesso in poi per risolvere – per quanto possiamo, si intende – il problema della siccità, favorire il risparmio idrico, aiutare noi stessi ed il Pianeta.

Ecco cosa fare per favorire il risparmio idrico

La prima cosa da fare secondo ENEA per favorire il risparmio idrico è controllare che i nostri rubinetti non perdano. Il fatto che goccioli può significare che potremmo perdere fino a 5 litri di acqua al giorno.

Risparmio idrico
Canva Photo

La seconda cosa è evitare di far scorrere l’acqua dal rubinetto quando non la usiamo. Solo così potremmo sprecare fino a 30 litri di acqua al giorno.

Un’altra cosa da fare è effettuare prima le operazioni che richiedono acqua fredda e poi quelle che richiedono acqua calda.

E ancora, in cucina anziché aprire continuamente l’acqua corrente, sarebbe preferibile usare le bacinelle. Solo lavare i piatti equivale a consumare circa 40 litri di acqua.

Anche usare l’acqua di cottura della pasta oppure del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie può essere un’ottima soluzione per non sprecare acqua.

A proposito di lavastoviglie, è importante utilizzarle a pieno carico e stessa cosa dovremmo fare anche per la lavatrice. Questo ci consente di risparmiare nel primo caso fino a 15 litri e nel secondo fino a 45.

Chi ha la possibilità di installare rubinetti con sensori oppure con rompigetto aerato dovrebbe farlo. Questo è utile perché questi riducono il flusso dell’acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio.

Anche utilizzare gli sciacquoni a doppio tasto ci può far risparmiare fino a 100 litri di acqua al giorno.

Se poi ami fare lunghi bagni, sappi che in questo modo potresti sprecare mediamente dai 100 a 160 litri di acqua, mentre con la doccia, consumi massimo 40 litri.

Adesso che siamo in estate, se hai intenzione di partire per le vacanze, dovresti chiudere l’impianto centrale quando non ci sei.

Una soluzione per il risparmio idrico è anche utilizzare l’acqua piovana per alcuni scopi come lavare l’auto, innaffiare le piante e così via.

Allo stesso modo, è possibile recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori oppure dell’asciugatrice ed usarla, ad esempio, per utilizzare il ferro da stiro, oppure per altri usi domestici.

Per quanto riguarda l’irrigazione, sarebbe meglio usare sistemi temporizzati, che sono molto più efficienti.

Se hai una piscina, dovresti coprire la superficie con dei teli per evitare che l’acqua evapori.

In modo analogo, anche installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili ci permette di assorbire fino al 50% di acqua piovana ed inoltre favorisce anche l’isolamento termico del tetto.

Chi ha la possibilità di installare un impianto dedicato al riciclo delle acque da docce, lavabi, vasche, potrebbe farlo ed usare l’acqua per usi secondari, come lo sciacquone del water, l’irrigazione delle aree verdi, le operazioni di lavaggio.

Anche effettuare la pacciamature intorno alle piante è un ottima soluzione per far sì che l’acqua possa restare nel terreno.

Infine, nelle superfici esterne agli edifici è preferibile usare pavimentazioni drenanti che possano preservare la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore.

In ogni caso, a proposito di risparmio, ecco quanto ci costa anche utilizzare il condizionatore.

Adesso inoltre sappiamo anche come possiamo risparmiare sull’acqua e contribuire – anche se in piccolissima parte – a risolvere il problema della siccità.

Impostazioni privacy