Saldi estivi: ecco cosa devi sapere prima di fare shopping

Se stai pensando di approfittare dei saldi estivi per fare shopping fai pure, ma è bene che tu sappia alcune cose prima.

Il 2 luglio è stata la data che molti italiani avevano segnato sul calendario da mesi, dal momento che da lì hanno preso il via il saldi estivi (fatta eccezione per la Sicilia, che ha anticipato di un giorno e per la provincia autonoma di Bolzano che li ha fatti slittare al 15 luglio).

Saldi estivi
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Sappiamo che – al netto delle succitate Regioni – la Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni ha deciso quale data (rigorosamente orientativa) sarebbe stata la prescelta per dare il via ai saldi.

Quest’anno come non mai c’è un motivo ben preciso dietro alla scelta di lasciare una data unica in tutta l’Italia ed è stato Giuli Felloni, il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, a spiegarlo.

Come lui stesso ha dichiarato, infatti, questa scelta “risponde all’esigenza di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown e di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda”.

Questo settore infatti ha subito di sicuro le varie chiusure – che sono durate un paio di anni a spezzoni, ricordiamo – e sappiamo benissimo che molti negozi hanno dovuto fare i conti con ordini effettuati anche molti mesi prima e con prodotti che a fine stagione avrebbero subito un deprezzamento non di poco conto.

Da qui l’esigenza di trovare un’unità tra le Regioni, che sottolinea in sostanza la nuova e ritrovata normalità.

Ma quali sono le regole da seguire in questi saldi estivi? Ce lo dice la Federazione Moda Italia – Confcommercio, che ha sintetizzato una serie di regole nel decalogo dei “saldi chiari e sicuri”. Ecco cosa dobbiamo sapere prima di fare shopping.

Ecco cosa devi sapere sui saldi estivi prima di fare shopping

Come si evince dal decalogo dei “saldi chiari e sicuri” stilato dalla Federazione Moda Italia – Confcommercio vi sono diverse indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, perché gli acquisti vengano effettuati seguendo norme di sicurezza e trasparenza.

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La prima cosa da sapere riguarda i cambi. La possibilità di effettuare un cambio, dipende dalla discrezionalità del negoziante.

Ma se il prodotto risulta danneggiato oppure non conforme, il negoziante ha l’obbligo di ripararlo oppure sostituirlo. In alternativa, deve ridurre il prezzo pagato oppure addirittura restituire l’intera somma.

Per quanto riguarda la prova dei capi, sappiamo che non c’è alcun obbligo, ma che questa è a discrezione del negoziante.

Allo stesso modo, adesso sappiamo che dal 30 giugno è obbligatorio per i commercianti accettare pagamenti tramite POS, quindi questi non possono rifiutare di farti pagare con il bancomat oppure con la carta di credito.

I capi in saldo hanno carattere stagionale, quindi subiscono un notevole deprezzamento se non venduto entro un determinato lasso di tempo.

Per quanto riguarda il prezzo, il negoziante deve indicare quello normale di vendita, insieme allo sconto ed al prezzo finale (anche se in Lombardia, basta indicare solo il prezzo normale di vendita e la percentuale di sconto).

In caso di modifiche e / o adattamenti sartoriali richiesti dal cliente, il costo è a carico suo, a meno che non ci siano altri accordi.

A proposito di estate, di recente è emerso quanto spendono gli italiani per andare al mare e la risposta ti sorprenderà.

In ogni caso, adesso che conosci tutte queste regole, potrai fare shopping senza problemi.

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