Inflazione, i prezzi continuano ad aumentare: ecco gli effetti sulla nostra vita

L’inflazione continua a creare disagi, si sta ripercuotendo sulla nostra vita e dei suoi effetti forse si parla ancora troppo poco. Ecco cosa sta accadendo davvero.

L’inflazione incalza e per gli italiani questo equivale ad una serie di disagi di cui si parla sempre troppo poco.

effetti inflazione
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Parliamo – e sentiamo parlare – spessissimo del caro prezzi dell’energia, delle materie prime, della benzina, ma il problema non è solo questo.

Il problema è l’impatto dell’aumento generalizzato dei prezzi, che non fa altro che far perdere valore reale al denaro degli italiani e si riflette sulla finanza, sui mutui e sui risparmi.

Gli unici ad essere più o meno “immuni” dall’inflazione sono pensioni e Tfr, che registrano un adeguamento quasi automatico.

Le prime, infatti, lo sono perché quest’anno è stata reintrodotta l’indicizzazione e quindi i pensionati riusciranno ad avere (quasi) la stessa somma che spettava loro, ma tutto dipende da quanto ammonta il suo valore e dal rapporto con l’assegno sociale.

Nel senso che chi riceve un assegno 4 volte superiore a quest’ultimo, avrà la pensione al 100%, chi invece tra 4 e 5 volte, otterrà il 90%, chi di più, il 75%.

Per quanto riguarda il Tfr, invece, questo è rivalutato dell’1,5 annuale più il 75% dell’indice dei prezzi al consumo dell’anno precedente (valore destinato a salire).

Tutto il resto della vita è condizionato dall’inflazione, anche se non ce ne accorgiamo spesso. Mentre i mercati cercano di anticipare i movimenti delle banche, determinando così un rialzo dei tassi di 1,5/2 punti percentuali, ecco quali sono i reali effetti dell’inflazione sulle nostre vite.

Gli effetti dell’inflazione sulla nostra vita

L’inflazione si sta ripercuotendo su tutta la nostra vita e probabilmente se a breve dovrai chiedere un mutuo, potresti avere brutte sorprese ed attenzione anche ai tuoi stipendi ed a ciò che decidi di investire.

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Rispetto ai mutui, infatti, quelli a tasso variabile – che sono legati indissolubilmente all’Euribor – hanno un andamento negativo. A fine giugno il tasso si attestava al 1,04%, a fronte del – 0,5% del 3 gennaio e questa cosa destabilizza molto.

Anche i mutui a tasso fisso stanno regalando brutte sorprese: il loro tasso di riferimento – chiamato Euris oppure Irs – è passato dallo 0,60 di inizio anno al 2,41 del 29 giugno. E questo già da solo dice tutto.

Il problema dell’inflazione però non sono solo i mutui, ma è anche – anzi, potremmo dire soprattutto – il potere d’acquisto. Nel senso che i soldi stanno perdendo valore, per cui lasciarli sul conto senza investirli potrebbe non essere un’ottima idea.

Allo stesso tempo, però, anche investirli potrebbe non esserlo perché anche i mercati azionari e quelli obbligazionari stanno regalando brutte sorprese.

Persino i titoli di Stato in questo periodo stanno risentendo dell’aumento dei tassi. Sappiamo che questi in genere dovrebbero essere più “sicuri” perché garantiscono il capitale alla scadenza più una cedola generalmente semestrale.

Con l’aumento dei tassi, però, questa resta bassa e se volessimo liquidare il nostro investimento in anticipo potremmo trovarci ad avere un valore più basso di quello investito.

L’inflazione poi si sta riversando anche sui salari: addirittura l’8% di questi sta perdendo valore.

Un tema caldo attualmente è anche l’adeguamento con la contrattazione dei rinnovi. Oggi sappiamo che il riferimento è l’Ipca (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato a livello europeo). Questo – dati Istat alla mano – era dell’8,5%, al netto dei prezzi dei beni energetici importati (cosa che rende questo parametro non affidabile).

Nel frattempo le imprese hanno paura che aumentare il salario oggi potrebbe avere la conseguenza inversa e cioè aprire ancora di più una crepa nell’economia attuale già in crisi.

La soluzione? Potrebbe essere la riduzione del cuneo fiscale (cioè la differenza tra salario netto e lordo). Questo comporterebbe meno tasse, ma perché ciò si concretizzi servirebbero risorse pubbliche.

Nel frattempo, proprio alla luce della crisi e dell’inflazione che incalza, dovremmo iniziare a trovare modi per risparmiare, quindi ecco quanto ci costa usare i condizionatori.

In ogni caso, appare chiaro quindi che gli effetti dell’inflazione sulle nostre vite non sono di poco conto, anzi.

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