Il tuo volo è stato cancellato? Scopri se hai diritto ad un risarcimento e come chiederlo

Cosa si può fare se il tuo volo viene cancellato? E soprattutto, sai se hai diritto ad un risarcimento? Scopriamo insieme i dettagli.

Questa è senza ombra di dubbio l’estate degli scioperi. Infatti, lo staff delle compagnie aeree più comuni ha deciso di scioperare, a causa soprattutto delle condizioni salariali.

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Tra queste, troviamo la Ryanair, la Easyjet, la British Airways e la SAS. Quindi cosa significa per coloro che hanno deciso di prenotare un volo in questo periodo? Semplice, un numero sempre maggiore di ritardi e cancellazioni.

A chi spetta il risarcimento in caso di cancellazione del volo?

Cosa si può fare se il tuo volo viene ritardato o cancellato a causa di uno sciopero? Hai diritto ad un risarcimento? Continua a leggere per scoprirlo.

volo cancellato per sciopero
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Sai quali sono i tuoi diritti se il tuo volo subisce un contrattempo a causa di uno sciopero? Innanzitutto, questo dipende da una serie di fattori. La prima cosa da ricordare è che la compagnia aerea ha l’obbligo di fornire un rimborso completo o un volo sostitutivo, non appena ne viene data comunicazione. Se la cancellazione avviene entro 14 giorni dalla partenza prevista, si può avere diritto a un risarcimento. La possibilità di richiedere un risarcimento, tuttavia, dipende in larga misura dalle circostanze dello sciopero.

Secondo le leggi dell’Unione Europea, una compagnia aerea non è tenuta a pagare un risarcimento se un ritardo o una cancellazione sono causati da una “circostanza straordinaria”, come per esempio maltempo e terrorismo. Gli scioperi, tuttavia, non sono spesso chiaramente definiti e in alcune circostanze sono considerati sotto il controllo della compagnia aerea. Se, ad esempio, lo sciopero è organizzato dal personale di una compagnia aerea per questioni di salario e condizioni, allora lo sciopero non dovrebbe essere considerato una circostanza straordinaria. La stessa Corte di giustizia europea ha stabilito che se il personale sciopera a causa delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro, ciò è parte integrante della gestione di qualsiasi azienda, compresa una compagnia aerea. Quindi, se è una parte intrinseca dell’attività, non può essere straordinaria.

Quindi, quando uno sciopero può considerato una “circostanza straordinaria”? L’esempio più semplice, è quando il personale che sciopera non è sul libro paga della compagnia aerea e si tratta di appaltatori terzi. Un esempio frequente è quello dello sciopero del personale addetto al controllo del traffico aereo, cosa che accadeva spesso in Francia. Questo è qualcosa che sembra essere fuori dal controllo della compagnia aerea.  In via ipotetica, il personale di una compagnia aerea potrebbe scioperare per motivi politici, che non hanno nulla a che fare con il trattamento riservato dalla compagnia. In teoria, se si unissero, ad esempio, a un picchetto in solidarietà con una causa separata, questo probabilmente esulerebbe dal controllo della compagnia aerea.

Appurato ciò, in base alle attuali normative UE, potresti avere diritto a una somma compresa tra i 255 e i 605 euro, a seconda della durata del ritardo e della distanza del viaggio. Se il volo è in ritardo per un periodo sufficientemente lungo, la compagnia aerea è tenuta a fornire anche un rimborso di cibo e bevande, accesso alle telefonate e alle e-mail, alloggio in caso di ritardo notturno, nonché i viaggi tra l’aeroporto e l’albergo.

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