La dieta Galveston in menopausa è un regime alimentare ricco di proteine e povero di glutine utile per dimagrire: ecco pro e contro.
Un programma alimentare dedicato alle donne in menopausa, si chiama dieta Galveston ed è stata creata dalla ginecologa americana Mary Claire Haver al fine di contrastare l’aumento di peso che spesso investe le donne in questo periodo della loro vita.
Ma in cosa consiste questo regime alimentare? Si tratta di una dieta antinfiammatoria che prevede anche fasi di digiuno intermittente. Ma proprio per tale ragione può avere pro e contro.
Scopriamo allora come è strutturata e in cosa consiste la dieta Galveston per le donne in menopausa, e come funziona. Ma anche i pro e i contro di questo regime alimentare a base di proteine magre e cibi antinfiammatori.
Ecco i pro e i contro della dieta Galveston da fare in menopausa
Con l’arrivo della menopausa molte donne tendono ad un aumento di peso. Si tratta di una condizione fisiologica che investe le donne di mezza età a causa dei cambiamenti ormonali con un conseguente aumento della massa grassa a discapito di quella magra, dovuto principalmente al calo degli estrogeni.
Quindi l’obiettivo della dieta Galveston è far diminuire di peso mantenendo un metabolismo un po’ più alto. Si tratta di un programma alimentare basato sulle proteine magre e carboidrati a basso indice glicemico.
L’obiettivo della dieta Galveston è quello di ridurre l’infiammazione corporea definendo le ore in cui è possibile mangiare e togliendo dalla dieta quegli alimenti che possono creare infiammazione come glutine e zucchero.
Molto più simile dunque, a una dieta chetogenica (qui trovi i trucchi per massimizzarla) piuttosto che quella mediterranea (qui ci sono gli errori da non commettere).
La dieta Galveston infatti prevede di eliminare completamente gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati. Anche i cibi processati sono banditi, e se da un lato questo è positivo, dall’altro limita molto l’introduzione dei carboidrati.
Inoltre, a questo tipo di alimentazione si uniscono anche fasi di digiuno intermittente proibitive, ad esempio non si mangia dalle 16 del pomeriggio alle 8 della mattina successiva.
Essendo un regime alimentare abbastanza restrittivo è sempre opportuno prima consultarsi con il proprio medico per valutare se sia possibile seguirlo o meno e non affidarsi mai al fai da te in casi come questo.
Inoltre, si tratta di una dieta priva di glutine, ma questo non è sempre un fattore positivo infatti eliminandolo completamente, laddove non vi sia necessità, significa che priveremo l’organismo anche di altre sostanze nutritive alterando il microbiota intestinale.