Se hai paura che lui ti tradisca, fatti queste domande (mentre siete a letto)!

Evitare il tradimento è una delle preoccupazioni principali di tutte le persone coinvolte in una relazione. Quali sono i segnali e quali sono le domande da porsi per intercettarli subito?

All’interno di una coppia gli equilibri emotivi vanno a braccetto con l’attrazione fisica e la complicità sessuale. Quando uno di questi elementi – o tutti – cominciano a incrinarsi, il tradimento diventa un rischio concreto.

evitare tradimento
(Chedonna)

Anche se uomini e donne tradiscono esattamente allo stesso modo, il cliché sociale vede l’uomo traditore e la donna tradita.

Perché è questa la situazione più probabile? Il motivo è abbastanza semplice e ha radici biologiche. Gli uomini non hanno mai cali del desiderio sessuale legati ai propri cicli biologici. A meno che un uomo non abbia problemi di salute o dei pesanti problemi di stress psicologico, il suo desiderio sessuale non subisce diminuzioni notevoli nel corso di gran parte della sua vita.

La donna, al contrario, per gran parte del mese non è particolarmente “ricettiva”. Il motivo è che sta facendo i conti con la fase premestruale (con disturbi annessi e connessi) o con le mestruazioni vere e proprie, che portano delle oscillazioni ormonali importanti nel loro organismo.

Lasciando da parte la biologia, però, ci sono dei meccanismi relazionali interni alla coppia che possono preannunciare il tradimento.

Per evitare il tradimento il segreto è l’autoanalisi

Quando si parla di autoanalisi si intende un esame sincero, approfondito e il più possibile oggettivo dei propri sentimenti.

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(Canva)

Si tratta naturalmente di un’operazione molto difficile, che richiede una grande forza d’animo e soprattutto l’essere disposti a mettersi profondamente in discussione.

L’autoanalisi è fondamentale per aver cura del proprio rapporto di coppia, soprattutto tra le lenzuola.

Bisogna accettare serenamente, infatti, che uno dei motivi per cui si tradisce il partner è la noia. Quando la noia subentra in camera da letto può rimanere l’affetto, ma di certo il desiderio sessuale non è appagato.

Per far sì che il rapporto con il partner sia soddisfacente e appagante da ogni punto di vista, compreso quello sessuale, è importantissimo analizzare i propri comportamenti e non solo quelli dell’altro.

La domanda più importante che ci si dovrebbe porre (che si sia uomo o donna) è la seguente: “perché facciamo sesso?”

La risposta più giusta e più sana dovrebbe essere “per ricaricare le nostre energie emotive”. La vicinanza, la complicità e anche l’energia sessuale che si sviluppa quando si ha un rapporto che si ama, è una fonte quasi inesauribile di energie.

Permette di scaricare lo stress, innescare la fantasia addormentata, sopportare meglio tutte le difficoltà quotidiane e, insomma, innescare e mantenere attivo il “meccanismo della felicità”.

In determinati periodi della nostra vita (personale e di coppia) però il sesso si trasforma in qualcos’altro.

Quando una coppia sta insieme da molto tempo il sesso diventa un’abitudine, una routine in mezzo a tante altre routine.

Da un certo punto di vista (soprattutto dal punto di vista maschile) la cosa potrebbe risultare conveniente, ma non lo è. Ciò che bisogna mantenere attivo è il coinvolgimento emotivo.

Se alla domanda “perché facciamo sesso” si risponde “perché se non lo facciamo mi sento in colpa” vuol dire che il tradimento è potenzialmente dietro l’angolo.

Per evitare il tradimento si dovrebbe fare sesso meno spesso, ma con le motivazioni giuste e con il desiderio di stare meglio.

Trasformare l’incontro sessuale in un “appuntamento” tra tanti, come andare dal medico o andare a fare la spesa è la tomba di qualsiasi complicità. Oltre alla complicità si dovrebbe anche tenere in grandissima considerazione il divertimento che sperimentiamo quando abbiamo un incontro sessuale con il nostro partner.

Le posizioni sono sempre le stesse (ecco quante è possibile cambiarne)? I meccanismi sono sempre gli stessi? È sempre lui a prendere l’iniziativa (oppure non la prende mai)? Sono questi gli aspetti della relazione da indagare e da “risvegliare” con un po’ di serenità.

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