I legumi è noto che possano provocare gonfiori addominali e gas intestinali: ecco come consumarli senza avere la pancia gonfia grazie a questi trucchi.
Per chi soffre di gonfiore addominale i legumi possono essere uno di quei cibi da evitare visto che è noto come essi possano provocare meteorismo ed aria nell’addome. I legumi però apportano anche molte sostanze benefiche dal punto di vista nutritivo.
Ecco perché eliminarli dalla dieta è un vero peccato. Essi sono una fonte notevole di proteine vegetali e sicuramente è importante comprenderli all’interno di una dieta varia ed equilibrata.
Come fare allora a consumarli senza incorrere nel fastidioso disturbo della pancia gonfia? Scopriamo i trucchi per cucinarli e come è meglio introdurli nella dieta senza avvertire gonfiori e gas intestinali.
Ecco i trucchi per consumare i legumi senza avere la pancia gonfia
Una domanda che in tanti si pongono è: come fare a consumare i legumi senza veder gonfiare la pancia? Visto che i legumi sono cibo prezioso per il nostro organismo sarebbe bene non eliminarli dalla dieta.
Molti però a causa di questo fastidioso disturbo tendono ad escluderli. Ma perché i legumi gonfiano l’addome? Il motivo risiede nel fatto che nei legumi sono contenute sostanze zuccherine, gli oligosaccaridi, che tendono a fermentare nell’intestino.
E se tali sostanze non vengono digerite sarà la flora batterica intestinale a procedere con i risultati poco piacevoli che purtroppo in tanti sperimentano, ovvero gonfiori, gas, meteorismo, flatulenza (qui trovi i cibi da evitare) e aria nella pancia.
Scopriamo allora come ovviare a tale problema con questi semplici trucchi per preparare e consumare i legumi, dai fagioli alle lenticchie, passando per ceci, piselli, soia, cicerchie e così via.
1) Preferire legumi decorticati. Quando andiamo al supermercato se sappiamo di soffrire di questo fastidioso disturbo il consiglio è di scegliere i legumi più digeribili ovvero quelli decorticati. Ad esempio le lenticchie decorticate. Quelli che invece possono causare più problemi sono i fagioli e i ceci.
2) Eliminare la buccia. Un altro espediente è eliminare la buccia esterna con un passaverdure, meglio del frullatore a immersione che non le elimina ma le trita e quindi potremmo essere punto e capo se non le frulliamo bene.
3) Consumarli in maniera graduale. Se non li mangiamo mai, quella volta che li mettiamo a tavola potremmo soffrire di tale disturbo. Ecco che allora dovremmo introdurli in maniera graduale. Partendo da piccole quantità aumentiamo di volta in volta le dosi. In questo modo abitueremo l’organismo e la nostra flora batterica riuscirà a gestirli meglio.
4) Ammollo. Prima di cucinarli i legumi devono essere tenuti in ammollo. A seconda del tipo di legume si dovranno rispettare tempi diversi. Inoltre, durante l’ammollo meglio cambiare l’acqua di tanto in tanto. Quando poi li andiamo a cucinare dobbiamo gettare l’acqua di ammollo e mettere acqua nuova per cuocerli.
5) Rispettare i tempi di cottura. Oltre all’ammollo è fondamentale rispettare i tempi di cottura. Più li lasciamo duri e più l’organismo impiegherà tempo per digerirli.
6) Cucinarli con verdure e spezie. Se aggiungiamo erbe aromatiche o verdure come carota e cipolla li renderemo più digeribili.
7) Aggiungere l’alga Kombu. Aggiungendo all’incirca 1-2 centimetri di alga kombu ogni 100 grammi di prodotto nell’acqua di cottura i legumi saranno più digeribili.