Ecco il passaggio fondamentale per non far scuocere il risotto

Se non fai questo passaggio fondamentale rischi di rovinare il piatto: ecco cosa devi fare per non far scuocere il risotto. 

Il risotto è uno dei primi piatti più apprezzati della cucina italiana subito dopo la pasta. Originario dell’Italia Settentrionale, il risotto è particolarmente comune in regione come la Lombardia, il Veneto ma anche il Piemonte.

scuocere risotto
Fonte: Canva

Naturalmente poi si è diffuso in tutta la penisola, ma non solo, ormai anche all’estero viene preparato prendendo spunto dalla classica ricetta nostrana. La bontà del risotto, a differenza di un riso bollito sta nella sua cremosità e croccantezza al tempo stesso.

Passare però da un risotto fatto a regola d’arte a uno scotto è un attimo. Specie se non si conoscono trucchi e segreti da mettere in pratica in fase di preparazione. Scopriamo allora qual è il passaggio fondamentale che consente di non far scuocere il risotto. 

Senza questo passaggio puoi far scuocere il risotto

Alla milanese, con i funghi porcini, alla marinara, fino ad arrivare a quello semplice solo con il parmigiano. La bontà del risotto è rinomata e conosciuta da tutti. Un primo piatto poi che possiamo davvero declinare in tantissimi modi diversi.

scuocere risotto
Fonte: Canva

Basta aggiungere uno o due ingredienti ed ecco che avremo un piatto diverso. Ma per realizzare un risotto con tutti i crismi è necessario compiere alcuni passaggi fondamentali. Piccole astuzie che non tutti conoscono ma che invece ci permettono di portare in tavola un piatto gustoso e perfetto.

Anche perché quando prepariamo un risotto se lo serviamo scotto di sicuro non faremo una bella figura con i nostri commensali. Pensiamo poi se abbiamo ospiti a cena. Si rivelerebbe un vero disastro. Qui trovi tutti gli errori da non commettere con il risotto. 

Come fare allora per non far scuocere il riso? Semplicemente rispettare i dovuti passaggi della ricetta, e in particolare uno è fondamentale per la buona riuscita del risotto. Stiamo parlando della tostatura.

Forse alcuni preferiscono omettere questo passaggio, o per scarsa voglia o per la fretta, o semplicemente perché pensano che non sia necessario e invece tostare il riso prima di aggiungere il brodo è praticamente la condizione sine qua non affinché il nostro piatto possa risultare eccellente, un risotto cotto al punto giusto e soprattutto non scotto e che conservi le due caratteristiche fondamentali che deve avere ovvero la croccantezza e la cremosità. 

Ma come si fa la tostatura? Si tratta di un’operazione molto semplice, basta versare il riso ancora crudo in una casseruola bella ampia in modo che si tosti uniformemente. C’è chi lo fa a secco, e in tal caso occorrono due pentole, una per il soffritto e una per tostare il riso, oppure lo aggiunge direttamente nel tegame con la cipolla già stufata.

Importante è non esagerare con la tostatura, bastano 3-4 minuti, giusto il tempo di fissare l’amido così che lo rilasci poi pian piano mentre cuoce. Senza tale passaggio avremo invece un risotto con i chicchi che si rompono e si disfano in cottura, proprio come nel caso ad esempio di un riso bollito in brodo o con la minestra. Quando il riso diventa translucido e trasparente significa che è tostato. A quel punto possiamo aggiungere il brodo.

Ricordiamo che durante la tostatura dovremo girare continuamente con un mestolo di legno il riso in modo che non si attacchi al fondo della padella e non si bruci. Grazie a questo passaggio, che può sembrare scontato, il riso preserverà la sua compattezza e in più diventerà un risotto bello cremoso.

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