Errori da non fare con gli asparagi: dalla pulizia alla cottura

Se vogliamo realizzare un piatto con gli asparagi dobbiamo conoscere gli errori da non commettere: dalla pulizia alla cottura. 

È tempo di asparagi. Con l’arrivo della primavera tornano anche questi vegetali ricchi di sostanze nutritive e che possono essere utilizzati per la preparazione di numerose ricette. Ma non tutti sanno come vanno trattati.

errori asparagi
Fonte: Canva

Gli asparagi sono infatti germogli ovvero turioni, che possono essere o verdi o bianchi a seconda che si coltivino con o senza luce. Possiamo sia trovare sia quelli spontanei, ovvero una varietà selvatica che viene volgarmente chiamata asparagina, che gli asparagi coltivati, ovvero quelli che appartengono alla famiglia delle Liliaceae.

Non tutti però sanno effettivamente trattare gli asparagi, spesso infatti commettono errori sia nel pulirli che nel cucinarli: scopriamo quali sono gli sbagli da non fare e i passi falsi da evitare.

Asparagi: ecco gli errori da non fare

Vegetali versatili e ricchi di sostanze benefiche, è tempo di inserire gli asparagi nella dieta di primavera, essi sono infatti utili a controllare la glicemia. La loro stagione va infatti da marzo a giugno e possiamo utilizzarli per preparare numerose ricette, dai primi ai contorni, passando per torte salate, sformati e tanto altro ancora.

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Fonte: Canva

Essendo però coriacei nel gambo e più teneri nelle punte spesso capita che molti sbaglino a trattarli finendo per rovinarli. Un vero peccato visto che sono ortaggi pregiati. Ecco che allora indicheremo gli errori principali da non commettere con questi vegetali. Scopriamoli.

1) Eliminare la parte finale del gambo tutta alla stessa altezza. Quando si acquista il mazzetto degli asparagi la tentazione è di tagliare la parte finale del gambo alla stessa altezza. Questo poi ci consente di cuocerli meglio nell’asparagera ma ogni asparago presenta in una parte diversa del gambo il punto più tenero, quindi reciderli tutti alla stessa altezza, comporterebbe che in alcuni andiamo a togliere una parta buona e in altri invece rischiamo di lasciare una parte coriacea. Meglio quindi procedere tagliando il gambo uno ad uno, accertandosi così di qual è il punto preciso da recidere. Ci vorrà di più ma il lavoro sarà certamente più accurato.

2) Non pulire i gambi. Con un pelapatate dobbiamo comunque sbucciare il gambo perché duro, fibroso e difficile da masticare. Basterà eliminare la parte filamentosa senza intaccare la polpa.

3) Cuocerli a immersione. Essendo le punte degli asparagi più tenere e i gambi più coriacei se li cuociamo a immersione rischiamo di lasciarli duri sotto e rovinare le punte. L’ideale è quindi cuocerli in piedi così che le punte possano cuocere a vapore mentre i gambi restano invece immersi in acqua.

4) Cuocerli tutti insieme. Se vogliamo farli in padella, possiamo tagliarli a pezzettini lasciando le punte da parte. In questo modo cuociamo più a lungo i gambi e aggiungiamo le punte solo alla fine così da non rovinarle.

5) Buttare gli scarti. Dai gambi recisi e che normalmente avremmo gettato possiamo ricavare una purea per condire crostini di pane o la pasta. Basterà pulire con il pelapatate anche queste parti di scarto e poi lessarle per una ventina di minuti. Una volta che saranno diventate morbide le frulliamo.

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