Gricia senza errori: non commettendo questi sbagli il risultato sarà perfetto

La gricia senza errori sembra facile a dirsi e meno a farsi: ecco cosa non fare per ottenere un risultato perfetto. 

A metà fra un’amatriciana e una cacio e pepe la pasta alla gricia è una ricetta tipica della cultura culinaria romana, ma ormai sdoganata in tutta la penisola, e spesso anche con rivisitazioni del tutto originali e accattivanti come la versione ai carciofi.

gricia senza errori
Fonte: Canva

Un primo piatto capace di far gola a tutti i palati, anche quelli più sopraffini, e molto più delicata, rispetto ad esempio ad un’amatriciana, visto che è senza pomodoro. Pecorino romano, pepe nero e guanciale sono gli ingredienti di base.

Ma spesso molti sbagliano sia la scelta dei prodotti che il metodo per prepararla. Anche se è un piatto semplice da realizzare e alla portata di tutti, molti commettono banali errori di preparazione. Scopriamo allora cosa non fare per ottenere una gricia perfetta.

Ecco come preparare la gricia senza errori

Pur essendo meno famosa delle ‘cugine’ amatriciana e carbonara, la pasta alla gricia è un primo piatto anch’esso della cucina laziale, e in particolare di quella romana. Definita anche amatriciana bianca, si prepara all’incirca come quest’ultima ma senza l’utilizzo del pomodoro.

gricia senza errori
Fonte: Canva

Per non incappare negli errori più comuni però bisogna porre attenzione sia alla scelta delle materie prima per realizzarla, ma anche al modo di cucinarla. La gricia, infatti, pur essendo un primo piatto semplice a prima vista nasconde comunque diverse insidie.

Scopriamo quali sono gli errori da non commettere per un risultato eccezionale da ristorante trasteverino.

1) Sbagliare la pasta. Perfetti sono i bucatini, i tonnarelli all’uovo ma vanno bene anche i rigatoni, mezze maniche e infine gli spaghetti. Essendo un primo cremoso la pasta deve riuscire a raccogliere il condimento.

2) Utilizzare la pancetta. Se proprio non avete altro a disposizione potrete utilizzarla ma allora non la chiameremo gricia. Quest’ultima vuole infatti l’utilizzo del guanciale. Nelle ricette del Lazio e di Roma, quando si ha un dubbio utilizzando il guanciale siamo sicuri di non sbagliare.

3) Aggiungere l’olio. Altro errore imperdonabile è quello di cuocere il guanciale nell’olio. E più in generale di aggiungerlo nel condimento. Rischiamo di rendere il piatto grasso e unto.

4) Gettare l’acqua di cottura. Altro grave errore è scolare la pasta nello scolapasta, in tal caso si può fare purché si conservi l’acqua di cottura. Altrimenti utilizziamo una schiumarola. L’acqua ricca di amido ci servirà per mantecare la pasta e creare quella deliziosa cremina, tipica anche della cacio e pepe.

5) Scegliere il pecorino a casaccio. Quello romano è il più adatto. Al bando dunque gli altri formaggi da grattugiare, quali parmigiano, grana e pecorini vari. Se proprio non avete alternativi potrete anche metterli ma sapore e risultato non saranno gli stessi.

6) Mettere il peperoncino. Assolutamente sbagliato. Il pepe nero è la soluzione.

7) Mantecare la pasta sul fornello. Per ottenere un risultato al top la pasta alla gricia deve essere mantecata a freddo. Ciò significa che una volta preparato il condimento di guanciale, pecorino e pepe, dovremo mescolarli alla pasta con un mestolo d’acqua di cottura e giriamo fuori dal fuoco.

Non resta che scoprire come si prepara la pasta alla gricia. 

Impostazioni privacy