Valeria Graci e quel dramma del passato che l’ha cambiata per sempre

Valeria Graci ha raccontato a Verissimo un dramma che l’ha segnata nel profondo e di cui ancora porta le cicatrici. Ecco di cosa si tratta.

In una puntata del 2020 dedicata alla violenza sulle donne, Valeria Graci ha smesso i panni di comica e ha aperto il suo cuore raccontando un triste episodio del passato che ancora la tormenta.

valeria graci
Fonte: Mediaset

Il dramma di Valeria Graci

Nel novembre 2020 Silvia Toffanin ha ospitato diverse donne del mondo dello spettacolo che nella loro vita hanno dovuto fare i conti con spaventosi episodi di violenza. Una di queste ospiti speciali è stata proprio la comica Valeria Graci, che ha raccontato un episodio davvero molto triste del suo passato sentimentale.

valeria graci dramma
Fonte: Mediaset

“Mi sono innamorata perdutamente e ho avuto una storia importantissima. Abbiamo creato un grande capolavoro: nostro figlio”, ha raccontato Valeria. “Le storie possono finire ma a volte c’è una non accettazione della fine di un amore. Tutte le coppie litigano, ma quando si usano determinate parole si supera il limite” e ha aggiunto:

“Poi è finita. C’è stata una non accettazione che io sia andata avanti con la mia vita con l’aiuto con i miei cari. Per un periodo della mia vita mi sono sentita dire delle cose come ‘Sei una nullità’ o ‘puttana’ e ci ho creduto. Sono andata in analisi, mi hanno aiutato anche le mie amiche e i miei genitori”. Una storia davvero dolorosa, di cui ancora oggi Valeria non riesce a pensare con distacco emotivo.

Molte donne devono affrontare ogni giorno situazioni di violenza domestica, che può essere sia verbale che fisica. In entrambi i casi, il dolore che si può vivere può essere davvero difficile da affrontare senza l’aiuto dei propri cari.

Valeria ha voluto lanciare un messaggio a tutte le donne che si trovano in questa situazione: non bisogna temere il giudizio degli altri, ma occorre denunciare quanto prima le violenze subite, senza sminuirle.

“Ho subito violenza psicologica per diverso tempo. Mi ha anche distrutto il cellulare sbattendolo al muro e camminandoci sopra. Ho denunciato. Non bisogna accettare la violenza psicologica, anche se non c’è quella fisica”, ha detto commossa.

“Mi sono fatta aiutare. Ho avuto il timore di non sentirmi sicura. Per una come me, abituata a vivere da sola da quando avevo 18 anni, è stata tostissima. Sono ritornata a stare con i miei genitori a Roma. Loro sono separati da quarant’anni ma si sono riuniti sotto lo stesso tetto per proteggermi”.

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