Uova, olio, padella, cottura: tutto quello che rovina una frittata è qui

Facile come cucinare una frittata e invece può diventare un vero incubo,  vediamo quante uova e quale padella usare

Una frittata la sanno preparare tutti: vero o falso? Forse è vero che non è la più complicata delle ricette ma è falso che tutti la sappiano cucinare nel mondo giusto. Perché esiste anche la frittata perfetta, quella a prova di errori, esiste. Ma come potrete capire leggendo qui sotto, non tutti lo sanno.

frittata
canva

E allora ci siamo, noi di Chedonna, pronti a risolvere ogni dubbio. Perché la differenza tra una frittata ordinaria e una frittata perfetta è notevole. Ma se non conoscete le ‘regole d’ingaggio’ finirete sempre fuori strada. Cominciamo a vederle insieme partendo dalla materia prima e dalla padella.

UOVA, NON ESAGERATE

Stiamo parlando di una frittata, non di una omelette che è più morbida ma può essere anche più alta. Invece la frittata perfetta, quella che tutti vi invidieranno, non può essere più alta di 1 centimetro. Quindi dovete calcolare che se aggiungete altri ingredienti, il risultato finale sarà cresciuto rispetto al normale.


Fondamentale è calcolare quante uova servono in base alla padella che usiamo: se è larga 22-24 centimetri, serve un minimo di quattro uova e un massimo di sei. Se invece la padella è larga 26-28 centimetri, allora un massimo di otto uova.

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A meno che non ci sia un esercito da sfamare, non andate oltre anche perché rischiate di non riuscire più a governare il prodotto finale e girarla sarà troppo complicato. Piuttosto, preparate un paio di frittate più piccoli e così saranno contenti tutti.
Ma quanto devono essere sbattute le uova? Intanto non usare mai le fruste elettriche, non servono a nulla anche se qualcuno può pensare di accelerare i tempi. L’unico lavoro che dovete fare è aprire le uova in una ciotola o un piatto e mescolarle con una forchetta velocemente.

Mescolate non significa sbattute, quindi deve essere un lavoro veloce. In una torta, serve inglobare aria per renderla più gonfia e soffice. Qui è l’esatto contrario, rischiate solo di avere una frittata dalla consistenza gommosa.

Frittata perfetta dopo le uova, scegliamo la padella

Adesso passiamo alla padella. C’è chi versa la base della frittata e poi accende il fuoco, perché sembra il comportamento più normale. E invece è l’errore più grosso: la padella deve essere già calda quando riceve il composto. Quindi accendete la fiamma al massimo, riscaldate la padella e solo quando ha preso bene calore versate il composto.

padella
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Il materiale giusto è il ferro o in ogni caso una padella dal fondo spesso, capace di trattenere il calore. Dovete ungerla con un filo d’olio, non un goccio di più, e distribuitelo con un pezzo di carta cucina su tutto il fondo. Non deve ristagnare, non deve ungere.
Dopo aver versate le uova, abbassate subito il fuoco al minimo e coprite. Solo così la vostra frittata cuocerà in modo uniforme e con i tempi giusti. Diciamo dai 6 agli 8 minuti, dipende da quante uova avete usate e se ci sono anche altri ingredienti. Dopo averla girata, calcolate altri 3 o 4 minuti, ma non di più.

Già, ma gli altri ingredienti? Chi pensa che cuociano insieme alla frittata, è già partito male: tutto quello che va dentro, deve essere cotto prima, a parte. Poi aspettate che raffreddi e infine aggiungetelo alla base di uova.

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