Bonus assunzione donne 2022, come funziona: requisiti, limiti e scadenza

Bonus assunzione donne: se ne potrà usufruire fino a fine giugno 2022. Cos’è, come funziona e a chi spetta: tutto quello che c’è da sapere in una mini-guida.

Il triennio 2020-2022 passerà alla storia come quello più ricco di bonus. Complice anche la pandemia di Covid-19, il governo sta facendo il possibile per garantire aiuti economici ai cittadini, con l’obiettivo di sostenerli nella spesa per l’acquisto di beni e/o servizi.

bonus assunzione donne 2022
(Canva)

Interi settori commerciali e produttivi patiscono una crisi senza precedenti. Molte persone hanno perso il lavoro. A pagare un prezzo altissimo, in quasi due anni di emergenza sanitaria, sono state soprattutto le donne.

E proprio per sostenere il mondo del lavoro al femminile, il governo ha deciso di prorogare per l’anno in corso il bonus assunzioni donne. Ne ha dato conferma anche l’INPS, pubblicando una nota sul suo portale. Per richiedere l’agevolazione, c’è tempo fino alla fine di giugno 2022.

Si tratta di un incentivo previsto dalla legge di Bilancio 2021 e che, in considerazione del perdurare dello stato di emergenza e delle difficoltà patite dal mondo del lavoro, è stato prorogato anche per il 2022. Cos’è, come funziona e a chi spetta: facciamo il punto insieme, focalizzando anche sui requisiti richiesti e i limiti d’applicazione.

Bonus assunzione donne 2022: uno sgravio dell’INPS

Con la crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, a rimetterci di più è stato il mondo del lavoro femminile. Molte donne, soprattutto nei mesi in cui i figli erano impegnati ogni giorno con la Dad, hanno dovuto rinunciare al proprio impiego.

bonus assunzione donne 2022
(Canva)

A partire dal 2020 è cresciuto il numero delle donne con un lavoro part-time involontario. Parliamo di donne che si sono accontentate di un lavoro a tempo parziale ma che, in realtà, avrebbero preferito un impiego a tempo pieno.

Il tasso di occupazione femminile è calato soprattutto tra le donne giovani (33,5%) e quelle che vivono al Sud (32,5%). Sempre a partire dal 2020 è diminuito sensibilmente anche il numero delle imprese femminili.

Percentuali al ribasso che non lasciano troppo spazio all’immaginazione. Ecco perché lo Stato ha deciso si intervenire in maniera incisiva con il bonus assunzioni donne, prorogato al 2022 dopo l’autorizzazione UE.

Questo bonus consiste in uno sgravio INPS del 100% (fino ad un limite massimo di 6 mila euro annui), per agevolare l’assunzione di donne. Tutto questo per favorire l’incremento occupazionale in azienda.

Questo esonero, che ha una durata precisa che va dai 12 ai 18 mesi, si applica sia ai contratti di lavoro a tempo determinato che a quelli a tempo indeterminato. Come per ogni bonus, anche per questo sono richiesti però dei requisiti specifici. Non lasciamoci ingannare dal nome: non è rivolto a tutte le donne.

Potranno beneficiarne soltanto quelle più svantaggiate, a fronte di una di queste condizioni:

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  • almeno 50 anni d’età e senza lavoro da un anno;
  • residenza in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali UE, e senza un lavoro regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • indipendentemente dall’età e dal luogo di residenza, senza un lavoro regolarmente retribuito da almeno 2 anni;
  • attività svolta in un ambito professionale o lavorativo caratterizzato da una marcata disparità di genere occupazionale, e senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

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Questi sono i requisiti richiesti. Un’occasione da non perdere per tante aziende che vogliono scommettere di più sul lavoro tutto al femminile.

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