La marinata dei nostri sogni? Facile facile, se evitiamo queste cadute di stile

La carne, il pesce e le verdure, hanno un altro sapore con la marinata giusta: imparate come muovervi, tutti lo apprezzeranno

Un esaltatore di sapore, ma anche un modo intelligente per preparare carne, pesce e verdure prima della cottura. Una marinata perfetta è un colpo vincente, la carta buona da giocare quando avete ospiti. Ma una marinata sbagliata vi può affossare definitivamente, trasformando un buon piatto in un disastro.
Il confine, come forse potete immaginare, è molto sottile ma non per questo dobbiamo rinunciare, Diverse ricette a base di vitello, manzo, agnello, pollo, tacchino ma anche selvaggina, crostacei e pesce richiedono una marinatura iniziale e quindi è meglio sapere come muoversi prima di cominciare, anche perché non tutte sono uguali.

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Accostate a certi tipo di carne, come ad esempio le bistecche da cucinare alla griglia, sono un modo per intenerire l’ingrediente principale prima di cuocerlo. Usate con carni dal sapore più leggero, come quelle bianche e il maiale, invece danno sostanza e sapore. E così è anche per il pesce, che di natura è molto delicato.

La marinata dei nostri sogni? Tre mosse essenziali

L’IMPORTANZA DEGLI ELEMENTI

E allora vediamo insieme tutto quello che non dovete assolutamente sbagliare. Per una marinatura corretta servono tre elementi. Non due, non quatto, ma proprio tre. Qualcosa di grasso e oleoso, quindi olio d’oliva o di semi ma anche burro o margarina. Qualcosa di acido, come il succo fresco di agrumi, l’aceto, la birra, il vino. E qualcosa di aromatico, come erbe e spezie. Al massimo potete aggiungere selle salse aromatiche, come la soia, ma senza quei tre elementi e solo quei tre, non esiste la marinata.

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TEMPI E MODI SONO IMPORTANTI
Ogni marinatura ha i suoi tempi, da un minimo di mezz’ora a un massimo di mezza giornata. Dipende dalle dimensioni dell’ingrediente da marinare ma soprattutto dalla sua natura e poi dalla cottura.
Per i tranci di pesce fresco, così come i crostacei e i frutti di mare dai 30 ai 60 minuti ma per le verdure basta mezz’ora. Se però i pesci sono interi potranno servire anche 2 ore. Anche la carne di pollo, tacchino e maiale parte da 2 ore e può arrivare fino a 4 ore. Quattro ore sono il minimo per le carni rosse che arrivano fino a 6 ore, così come la selvaggina (ma se resta per 8 ore non si rovina, tranquille!). Carni particolari, che hanno bisogno di essere frollate, come cinghiale, cervo, lepre, invece hanno bisogno anche di due o tre giorni.

COSA FARE, COSA NON FARE
Tutto quello che dovete fare. È seguire passo dopo passo la ricetta senza inventare o improvvisare. La marinata deve esaltare i sapori, non scavalcarli. Quindi non esagerate con il sale, specialmente quando c’è di mezzo la carne, perché fa uscire l’umidità dalle carni durante la cottura. Ma nemmeno con l’aceto o la birra, che caratterizzerebbero troppo l’ingrediente.
E se dovete usare la marinata in cottura, fate così. Preparatela da parte e prima di aggiungerla alla carne o al pesce toglietene metà tenendola da parte. Usate quella durante la cottura e non la marinata in cui è rimasta immersa la carne o il pesce.

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