Prurito Intimo? Forse commetti questo errore (che facciamo tutte)!

L’errore più comune che le donne fanno a proposito del prurito intimo? Uno insospettabile! Anche se crediamo di mantenere un’igiene intima impeccabile, infatti a volte commettiamo un errore grossolano che non fa che peggiorare la situazione!

Anche se non sono in molti a saperlo, la vagina è autopulente: questo significa che al suo interno vengono prodotti dei muchi che provvedono a detergerla, spingendo verso l’esterno tutti i batteri e i “corpuscoli” indesiderati che potrebbero aver deciso di “abitare” al suo interno.

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(Canva)

Nonostante questo, molte donne ritengono strettamente necessario detergere la vagina più volte al giorno, addirittura penetrando con le dita all’interno del canale vaginale nella convenzione che sia la manovra ideale per una detersione profonda.

Inutile dire che la detersione eccessiva e magari con i prodotti sbagliati è uno degli errori più clamorosi che si possa commettere in merito all’igiene intima femminile, ma ce n’è un altro che si potrebbe definire “eccesso di zelo”.

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L’errore che rende il prurito intimo assolutamente insopportabile!

Esattamente come avviene quando ci laviamo troppo spesso nella speranza di prevenire infezioni e cattivi odori, molte donne arrivano a utilizzare presidi medico chirurgici inutili in maniera troppo frequente ma soprattutto quando non ce n’è necessità.

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(Canva)

Le lavande vaginali, che si possono acquistare tranquillamente in farmacia come medicinale da banco, vengono spesso utilizzate in maniera scorretta dalle donne che sperano in questo modo di risolvere delle problematiche relative a bruciore e prurito intimo.

Quello che spesso si ignora è che le lavande vaginali sono spesso molto aggressive perché vanno utilizzate in situazioni specifiche, quando le condizioni della flora vaginale sono seriamente compromesse e c’è bisogno di fare “tabula rasa” per consentire all’organismo di ripristinare il naturale equilibrio della flora batterica.

Molto spesso le lavande vaginali vengono utilizzate dalle donne più esigenti in fatto di igiene al fine di eliminare i cattivi odori oppure i residui del flusso mestruale dal canale vaginale.

Un altro uso, assolutamente scorretto, consiste nell’utilizzare la lavanda vaginale per pulire la vagina dopo un rapporto sessuale credendo di poter evitare eventuali infezioni o addirittura di prevenire o interrompere una gravidanza.

Per quanto possa sembrare completamente assurdo, l’utilizzo scorretto o troppo frequente di lavande vaginali è estremamente dannoso per la vagina poiché priva il nostro organismo delle sue (efficacissime) difese naturali.

Una delle conseguenze più gravi in assoluto dell’eccessiva detersione vaginale è la malattia infiammatoria pelvica, con dolori estremamente intensi durante i rapporti sessuali, perdite vaginali di varia natura, perdita di sangue al di fuori del ciclo mestruale, febbre persistente, debolezza generale eccetera.

Inoltre, per aggiungere al danno anche la beffa, se le lavande vaginali vengono utilizzate in maniera scorretta possono essere veicolo di infezioni, perché si possono introdurre all’interno della vagina i batteri presenti sulla superficie della cannula che serve a effettuare il lavaggio. Con la flora batterica vaginale compromessa contrarre una qualsiasi infezione sarà semplicissimo.

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Foto da Canva

Infine, se si sente del cattivo odore provenire dalla vagina è strettamente necessario evitare lavande e chiedere l’intervento del medico per capire come trattare quella particolare condizione: non tutte le infezioni sono uguali e ognuna va trattata separatamente con medicinali specifici! Se c’è in corso un’infezione, una lavanda eseguita con il prodotto o con la frequenza scorretta potrebbe favorire la diffusione dell’infezione anziché fermarla!

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