Il consiglio dietetico apparentemente sano che può rivelarsi dannoso

A volte un consiglio dietetico apparentemente sano può invece rivelarsi dannoso: scopriamo di cosa si tratta. 

Spesso e volentieri affidarsi alle diete fai da te provoca più danni che altro. Decidere di perdere peso e magari basarsi su vecchi adagi come ‘eliminare del tutto i carboidrati’, ‘tagliare completamente i grassi’ o ‘mangiare solo verdure’ non è risolutivo, anzi.

Quando si decide di mettersi a dieta il primo passo da compiere è sicuramente affidarsi a  mani esperte. Un nutrizionista potrà infatti guidarci nella scelta di un regime alimentare più consono alle nostre esigenze facendo in modo che il nostro organismo possa introdurre tutto ciò di cui necessita.

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Fonte: Canva

Questo significa che prima di intraprendere una dieta, pur sembrandoci sana ed equilibrata, è sempre meglio chiedere il parere di un medico. Detto ciò, molti si basano su consigli che possono sembrare apparentemente sani ma che invece rischiano di rivelarsi dannosi. Scopriamo di cosa si tratta.

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Ecco il consiglio dietetico che può rivelarsi dannoso

Quando decidiamo di metterci a dieta la prima cosa che ci viene in mente è eliminare i grassi. Un consiglio dietetico che all’apparenza può sembrare sano ma che invece può rivelarsi dannoso. Scopriamo perché.

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Naturalmente tutti ci hanno sempre detto che i grassi fanno male. E fin lì ci siamo. Ma ciò che è importante fare è saper distinguere i diversi tipi di grassi. Ci sono infatti i grassi saturi e quelli insaturi e conoscere le differenze è fondamentale.

I primi, ovvero quelli saturi sono quelli che dobbiamo evitare e il motivo è presto detto. Questo tipo di grassi fa aumentare i livelli di colesterolo LDL nel sangue, ovvero, quello cattivo, che è alla base della maggior parte delle patologie cardiovascolari.

Il motivo per cui ciò accade è perché i grassi saturi sono difficili da metabolizzare e si accumulano nel sangue facendo così aumentare il colesterolo. I grassi saturi possono essere sia di origine vegetale, ma in misura minore, pensiamo all’olio di cocco o di palma, ma soprattutto di origine animale. E li troviamo in vari alimenti tra cui burro, panna, strutto, lardo, insaccati, salumi, carne rossa, formaggi grassi, ecc.

La quantità massima di questo tipo di grassi consigliata è del 10%, quindi è bene consumarne pochi.

E ora invece scopriamo i grassi insaturi, quelli cosiddetti buoni che si dividono in monoinsaturi, il più noto è l’oleico, contenuto nell’olio d’oliva, e i polinsaturi, che comprendono gli acidi grassi essenziali, ovvero gli omega-3 e gli omega-6, che troviamo nei semi oleosi come quelli di lino, sesamo, chia, girasole, ma anche nella frutta secca, quali mandorle, noci, anacardi, pistacchi, ecc., negli olio vegetali come quelli d’oliva o di semi, e infine, nel pesce azzurro e nel salmone.

Tra l’altro i grassi insaturi aiutano l’organismo a sintetizzare le vitamine, il che significa che tagliare del tutto i grassi da una dieta non ci farebbe assumere nemmeno appieno le vitamine, quando ad esempio consumiamo la frutta o la verdura.

Intanto, un primo passo da fare è sostituire i grassi saturi con quelli insaturi, per quanto possibile, in questo modo andremo ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, alzando invece quello buono, ovvero l’HDL, inoltre, è sempre bene assumere anche i grassi insaturi nelle quantità raccomandate. 

Secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana la quantità di grassi da assumere corrisponde al 20-35% del totale calorico giornaliero. 

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Eliminarli non è la giusta soluzione e non è benefico per l’organismo. Abusarne allo stesso tempo porta a degli squilibri e all’obesità oltre che all’esposizione a molte malattie cardiovascolari e non solo.

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