Quando è giusto mangiare la frutta, a fine pranzo e cena o lontano dai pasti? Proviamo oggi a fare chiarezza.
Mangiare la frutta alla fine dei pasti non è una buona abitudine. Lo sentiamo dire spesso ma poi, altrettanto spesso, sentiamo contraddire questa informazione. Altri ci dicono che mangiare la frutta a fine pasto può portare diversi disturbi, persino, farci ingrassare.
Ma dov’è la verità? Oggi proviamo a scoprirlo insieme poiché, finalmente, la comunità scientifica sembra esser giunta a una conclusione, questa volta definitiva (si spera).
Frutta a fine pasto i lontano dai pasti?
A sfatare il mito giunge l’Istituto Superiore di Sanità che conclude in modo quasi lapidario:
“Mangiate frutta quando volete, purché ne mangiate: questa è la cosa più importante. Se poi la mangiate alla fine dei pasti e non riscontrate alcun fastidio, non vi causerà nessun danno; di certo non vi farà ingrassare (a meno che non si esageri nelle quantità), potreste, invece, averne qualche beneficio in più.”
E’ lo stesso testo a illustrare i benefici che invece comporta mangiare la frutta alla fine di un pasto:
“Concludere il pasto con un frutto può, in realtà, portare diversi benefici:
- consumare la frutta alla fine del pasto, infatti, fa sì che gli zuccheri che contiene vengano rilasciati nel sangue più lentamente di quando si mangia la stessa frutta a digiuno 1. L’innalzamento rapido dei livelli di zucchero nel sangue è in generale da evitare, perché induce una rapida risposta ormonale (insulina – glucagone), che causa a sua volta un rapido ritorno del senso di fame
- l’acidità della frutta e alcune vitamine al suo interno (vitamina C) possono facilitare l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure e negli alimenti di origine vegetale
- grazie ai suoi componenti antiossidanti, accompagna il cibo nella digestione proteggendolo dai danni ossidativi
- il suo sapore acidulo dà all’organismo il segnale di fine pasto”
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Certo, delle volte alcuni disturbi possono sopraggiungere quando si mangia la frutta dopo il pranzo o la cena e in questi casi, ovviamente, meglio desistere:
“Alcuni componenti della frutta, come fibre e oligosaccaridi, possono, in effetti, rallentare, seppur in misura modesta, il transito del cibo attraverso il tratto gastrointestinale, dar luogo a dei processi di fermentazione e creare un accumulo di gas nell’intestino con conseguente sensazione di gonfiore. Questa situazione si verifica soprattutto in coloro che hanno una particolare sensibilità intestinale (colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo). “
Fatte salve queste situazioni, non esistono studi scientifici o linee guida che sconsigliano di mangiare la frutta dopo i pasti. Come ha detto l’ISS dunque via libera alla frutta a fine pasto e, più in generale, via libera alla frutta nella nostra dieta quotidiana.