Focaccia di Recco da applausi? I nostri trucchi per non sbagliare

Come per la pizza napoletana o la pinsa romana, anche la focaccia di Recco può essere replicata a casa. Vi sveliamo tutti i segreti per un risultato da applausi

 

La focaccia di Recco è una sola, anche se molti cercano di imitarla: farina, olio e crescenza (o stracchino), non ci sono scorciatoie. Possiamo provare a prepararla anche noi a casa, con risultati simili a quelli delle pizzerie liguri e della classiche pizzerie a taglio. Quali sono però i migliori trucchi preparare una focaccia di Recco ottima da servire anche ai nostri bambini che la ameranno tantissimo?

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Servono 500 grammi di farina forte, 50 ml di olio extravergine, 450 ml di acqua tiepida e 10 grammi di sale. Tutto qui, ma è già molto perché la fase dell’impasto è fondamentale per la buona riuscita delle ricetta. Dobbiamo ottenere un impasto liscio e molto elastico e la spiegazione è semplice.
Il vero segreto infatti è la sfoglia, sottilissima e trasparente. Praticamente deve essere meno di un millimetro, almeno per quello che dice la ricetta originale.

Quindi il vostro lavoro manuale è la parte essenziale della preparazione: tiratela al massimo con il mattarello e assottigliatela al massimo con le mani. Dovete trasformarla in un velo trasparente e quindi il nostro consiglio è quello di usare i pugni chiusi per appiattirla.
Facile? Non proprio perché nonostante la sua elasticità, rischiate che la base della vostra focaccia di Recco si rompa. Ma con un po’ di pratica sarà tutto più facile.

Focaccia di Recco da applausi: ingredienti giusti, cottura giusta

E adesso che avete la vostra delicata ma fondamentale base per la focaccia di Recco, cosa dovete fare? In realtà un’operazione in anticipo, quella di acquistare un’ottima crescenza o stracchino. Sono tutti buoni, non abbiamo dubbi, ma non vanno tutti bene,
Deve essere una crescenza compatta e poco liquida, perché altrimenti rischiamo di ottenere un effetto ‘bagnato’ nella nostra ricetta finale. Un minimo serve, lo vedete anche in quella che mangiate in pizzeria, ma solo lo stretto necessario.

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Ricavate dei pezzettini, direttamente con le mani, e distribuiteli sulla base della focaccia. Poi coprite delicatamente con l’altra parte di impasto e praticate sulla superficie alcuni piccoli fori, pizzicando la pasta con pollice e indice. Hanno il compito di far uscire il vapore durante la cottura in forno, ma devono essere piccoli: 1 centimetro basta. Poi, dopo aver sigillato le due parti, una dose generosa di olio un superficie, e la base è pronta.

Tutto fatto? No, perché c’è un ultimo passaggio fondamentale, quello della cottura. Le pizzerie, con i loro forni tecnologici, possono cuocerla tra 280° e 320° per un massimo di 7-8 minuti. A casa con il vostro forno usate la massima potenza, mettendola però nella parte centrale. Non c’è bisogno di alzarla troppo e si azionare il grill perché deve essere cotta, non bruciata.

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