La luce intensa ti fa starnutire, soprattutto d’estate? Tutta colpa di una ‘interferenza’, ecco quale!

La luce intensa può far starnutire ripetutamente? Certo che sì! Capita soprattutto d’estate, complice l’esposizione prolungata al sole. Il corpo reagisce così per un motivo preciso, ecco quale!

Con l’inizio della bella stagione passiamo più tempo all’aria aperta. Il periodo primavera-estate è perfetto per organizzare gite fuori porta, weekend nelle città d’arte, soggiorni al mare o in montagna e così via.

Al di là delle varie preferenze c’è però un comune denominatore: la voglia di sentire il sole che accarezza la pelle! Ora più che mai, complici le preoccupazioni da Covid-19, dobbiamo rilassare mente e corpo. E, allora, una bella vacanza è proprio quello che ci vuole!

Se ti piace prendere la tintarella, allora di sicuro prenoterai un soggiorno in una località di mare. Il sole bacia la pelle e ci rende più belle e seducenti ma, comunque, bisogna fare molta attenzione.

Un’esposizione prolungata, infatti, può avere tanti effetti collaterali, più o meno gravi. E non parliamo soltanto di macchie solari, eritemi, acne etc. Forse non sai che la luce troppo intensa può farti starnutire. Scopriamo tutto su questa curiosità strana!

Ecco perché la luce intensa fa starnutire a ripetizione

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(Adobe Stock)

Starnutire a causa di una luce troppo forte è un fastidio molto comune, soprattutto con l’inizio della bella stagione. C’è una causa precisa: si tratta di un riflesso involontario che interessa il 15-30% delle persone. Ne parla Focus.it.

In genere lo starnuto, che non va mai trattenuto, ha la funzione di liberare il naso da germi, batteri e piccole impurità. Ma molte persone reagiscono con un sonoro ‘etciù’ alla luce improvvisa dei flash dei fotografi, dei raggi solari e di altre fonti luminose piuttosto intense. Nulla di strano: si tratta dello starnuto riflesso fotico (fotoptarmosi).

Non c’è ancora una spiegazione scientifica univoca per questo tipo di starnuto. Ci si muove nel campo di quattro teorie. Vediamo insieme quali sono!

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  1. Attivazione del sistema nervoso parasimpatico – Una fonte luminosa troppo intensa farebbe attivare una parte di questa componente del nostro sistema nervoso. Nell’area parasimpatica si originano le reazioni involontarie. Con un flash troppo forte aggrottiamo le sopracciglia, dilatiamo le pupille e, sempre come reazione involontaria, starnutiamo!
  2. Interferenza tra trigemino e nervo ottico – E’ un’altra ipotesi. Il nervo ottico, stimolato da una luce intensa, solleciterebbe il trigemino, che è deputato al controllo di alcuni movimenti facciali. Questa ‘interferenza’ indurrebbe in errore il cervello, che potrebbe decodificare male lo stimolo luminoso, ‘classificandolo’ come irritante per il naso. Insomma, una sorta di equivoco!
  3. Una reazione quasi primordiale, ben radicata nel cervello – Secondo uno studio svizzero del 2000, chi starnutisce alla luce ha una corteccia visiva più sensibile agli stimoli esterni, tra i quali rientra anche il flash fotografico. Starnutire per una fonte luminosa intensa sarebbe quindi una risposta profonda, quasi ancestrale, molto più di quella che ci induce, per esempio, a togliere subito la mano dal manico bollente di una pentola.
  4. Un ‘residuo’ della nostra evoluzione – E’ probabile che, ad un certo punto del processo evolutivo dell’uomo, starnutire in presenza di luce improvvisa abbia portato qualche vantaggio. Ragion per cui la reazione sarebbe arrivata fino ai giorni nostri.

In alcune situazioni, starnutire a ripetizione può risultare addirittura imbarazzante! Basti pensare ad una riunione di lavoro. Uno starnuto, inevitabilmente, attira sempre l’attenzione di tutti i presenti, in qualsiasi contesto! Ora però sai che se starnutisci all’aria aperta, sotto il sole cocente, non significa per forza che sei un soggetto allergico!

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