C’è un abbinamento che non dovresti (quasi) mai fare durante i pasti. Ecco dove sbagli

Quando si mangia, c’è almeno più di un abbinamento che sarebbe meglio evitare per diversi motivi. Uno tra questi riguarda l’acqua. Scopriamo come gestirla e dove sbagliamo ogni giorno.

Bere durante i pasti è una cosa comune. Si fa tra una portata e l’altra, a volte è utile per mandar giù il cibo più facilmente e in altri casi può aiutare quando ciò che si mangia è troppo sapido o duro.

Eppure, non tutti sono d’accordo su quest’abitudine. Alcuni sostengono ad esempio, che bere durante i pasti rallenti la digestione, diluendo i succhi gastrici. Una considerazione valida ma fino ad un certo punto. Capiamo quindi come ci si dovrebbe comportare con l’assunzione di acqua mentre si mangia.

Bere acqua durante i pasti: quando e come fare questo abbinamento per digerire nel modo corretto

donna che beve
fonte foto: Adobe Stock

Quando si parla di alimentazione, i pareri degli esperti tendono spesso a dividersi e ad opporsi sotto diversi punti di vista. La verità è che ognuno di noi è diverso dagli altri e per questo motivo non esistono verità assolute ma linee guida che può essere utile seguire a patto di imparare, prima di tutto, ad ascoltarsi e conoscersi.

Andando all’acqua, diversi studi sostengono che assumerla ai pasti può provocare un rallentamento della digestione dovuto ad un minor quantitativo di succhi gastrici che, data la presenza dell’acqua, vengono così ridotti automaticamente dall’organismo.

Una verità che però non va presa in modo totale. Vale infatti quando si arrivano a bere grandi quantitativi di liquidi. Nel caso di un normale pranzo o di una cena, ad esempio, introdurre uno o due bicchieri (specie se associati ad un pasto molto asciutto) non compromette in alcun modo la digestione e aiuta a mandar giù più facilmente ciò che si mangia.

Quando si può dire quindi che l’acqua è un abbinamento errato? Di norma, è sempre meglio berla poco prima del pasto, cosa che aiuta anche a sentirsi sazi più in fretta e che quindi si rivela utile per chi è a dieta. Detto ciò, l’acqua andrebbe limitata quando si mangiano zuppe o minestre o quando si soffre di reflusso gastrico o ernia iatale.

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Per chi non ha problemi di alcun tipo, ci si può assestare sui due bicchieri a pasto, seguendo però l’andamento della propria sete. Di norma, infatti, se l’organismo richiede acqua, forse è perché ne ha effettivamente bisogno. Come spesso accade, quindi, il miglior modo per star bene è quello di imparare a seguire e ascoltare il proprio organismo.

Detto ciò, ricordiamo che in caso di patologie particolari è sempre bene attenersi alle indicazioni del proprio medico curante che, conoscendo la situazione personale, saprà dire cosa è meglio fare.

Fonte: viversano.it

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