Giovanni Di Lorenzo, chi è: età, altezza, stipendio e il legame con Batistuta

Giovanni Di Lorenzo è un terzino della Nazionale Italiana in forza al Napoli, ma non ha sempre giocato in difesa: l’aneddoto.

Giovanni Di Lorenzo, uno degli elementi più propositivi della Nazionale Italiana nella sfida contro la Svizzera a Euro 2020. Il ragazzo dimostra di essere ormai una garanzia. Tanto per Mancini, che l’ha voluto in azzurro, quanto per il Napoli dove milita dal 2019 con 69 presenze e 6 gol.

Prima di approdare ai partenopei tanta gavetta: ha iniziato nelle giovanili della Lucchese, in cui faceva l’attaccante, poi l’approdo alla Reggina dove venne arretrato. Terzino. Esigenze di formazione e necessità l’hanno plasmato a dovere, quindi oltre a difendere ha anche un buon piede.

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Giovanni Di Lorenzo carriera

Giovanni Di Lorenzo (Getty Images)
(Getty Images)

Al punto che i primi anni, con il pallone fra i piedi, non ce n’era per nessuno: talento grezzo e tanta volontà – la garra, come la chiamano, non manca mai – come Batistuta. Proprio per questo lo chiamavano Batigol. Cresciuto con il mito del Re Leone, Di Lorenzo va avanti e approda prima al Matera e poi all’Empoli dopo qualche esperienza con i calabresi nella Massima Serie.

58 presenze e 3 gol nella prima occasione, mentre nella seconda – con i toscani – le presenze sono 73 e i gol 6. Insomma Di Lorenzo è uno che si è fatto da solo, un tipo di giocatore che continua a sudare – talvolta il doppio, il triplo degli altri – per avere un posto in squadra. Che si tratti della maglia azzurra o quella di club non fa differenza.

Valore aggiunto per la Nazionale: Di Lorenzo e l’azzurro

La differenza, invece, la fanno le prestazioni: sontuose, dopo qualche critica di troppo, per far capire che forse è ancora troppo presto per tirare le somme. La Nazionale va anche grazie a quel lavoro di continuità e contenimento sulla fascia che, insieme a Spinazzola, sta portando avanti.

Non a caso gli azzurri di Mancini vengono idolatrati da qualche settimana: oltre la passione – quella è comprensibile – c’è il sentore che qualcosa di buono provenga proprio dalla forza del collettivo, fatto anche da elementi come Di Lorenzo che al Napoli percepisce 2,3 milioni di euro a stagione. Contratto destinato a cambiare proprio come le sue prestazioni: di bene in meglio. Perché il peso specifico delle soddisfazioni, spesso, nel calcio è tradotto in guadagni. Ma il portafoglio è l’ultima cosa da guardare se il successo resta il traguardo più ambito.

 

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