Ti scappa la pipì con il suono dell’acqua? Capita a molte! Scopri tutto su questo nesso curioso

Ti vieni da fare la pipì se ascolti il suono dell’acqua? Se la risposta è sì, tranquilla, si tratta di un riflesso condizionato. Scopri a cosa è dovuto!

L’elenco di curiosità e bizzarrie sul corpo umano è lungo! A volte lancia dei segnali così strani che sono difficili da decifrare. Eppure abbiamo una certezza granitica: nulla accade per caso nel nostro organismo! Se siamo nervose e stressate, il nostro appetito può aumentare o diminuire oppure ci scappa spesso la pipì; con i cambi di stagione, facciamo più fatica ad addormentarci; lo stress eccessivo, invece, può portare a episodi di sudorazione improvvisa e così via.

Ti è mai capitato di dover correre in bagno, per fare la pipì, dopo aver ascoltato il rumore dell’acqua? Se la risposta è sì, tranquilla, è un fenomeno molto diffuso. Il corpo reagisce così, all’apparenza senza una spiegazione plausibile, e invece i motivi sono precisi. Scopriamo di più su questo nesso curioso, a volte difficile da gestire in situazioni particolari.

Ti scappa la pipì se ascolti il suono dell’acqua? Il motivo

stimolo
(Adobe Stock)

Basta un rubinetto aperto e il rumore dell’acqua corrente per farci venire lo stimolo della pipì. Secondo molti urologi e psicologi si tratta di un riflesso condizionato. Questo accade perché, da piccoli, ci hanno insegnato a fare la pipì, prima nel vasino e poi nel water, facendoci ascoltare il suono dell’acqua. Un trucchetto di quasi tutte le mamme per sollecitare lo stimolo ad urinare.

Per capire cosa accade nel nostro cervello, come spiega Focus, bisogna rifarsi per forza agli esperimenti condotti sui cani dal fisiologo russo Ivan Pavlov, che è il ‘padre’ del riflesso condizionato detto anche pavloviano.

Lo scienziato, vincitore del premio Nobel per la medicina nel 1904, riuscì a dimostrare che è possibile ottenere una determinata reazione del corpo come risposta ad uno stimolo che, a sua volta, si ricollega ad un ricordo preciso. Per esempio Pavlov riuscì a provare che era possibile far venire l’acquolina in bocca ad un cane con un segnale che gli sollecitasse il ricordo del cibo.

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Quindi, quando ci scappa la pipì con il suono dell’acqua, è dovuto al fatto che, nella mente, affiora il ricordo di quando la mamma ci apriva il rubinetto per farci venire lo stimolo di urinare. In effetti è una tecnica ancora molto utilizzata per abituare i bambini in età da pannolino a fare i bisogni nel vasino.

Molti studi dimostrano che, ascoltare il rumore dell’acqua che scorre, ha un effetto rilassante sulle persone, stimola il cervello ed esercita un’azione positiva persino sulla memoria. Questo spiegherebbe come mai, con un rubinetto aperto, riusciamo a svuotare subito la vescica! Gli psicologi, inoltre, hanno aggiunto un altro particolare molto interessante. Per loro, svuotare la vescica, restituisce una sensazione di appagamento e di soddisfazione.

Insomma, ad ogni scroscio d’acqua, è come se il cervello ‘ricordasse’ che è il momento giusto per fare la pipì. Il nesso non è casuale e, ora, sai perché fai fatica a trattenerti se c’è un rubinetto aperto!

 

 

 

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