Accappatoio fresco e pulito: come lavarlo bene a seconda dei materiali e ogni quanto cambiarlo

Vuoi che l’accappatoio sia sempre morbido e pulito? Ecco i trucchi per lavarlo bene, in poche mosse. Però fai attenzione alle temperature, per non rovinare i materiali!

Da quando è esplosa la pandemia di Covid-19, facciamo di tutto per tenere gli ambienti sempre puliti. Disinfettiamo con cura ogni superfice, per ridurre i rischi del contagio. Abbiamo imparato ad igienizzare bene praticamente tutto: dai tavoli alle sedie, dai piani cottura ai pavimenti, fino ad arrivare a maniglie di finestre e porte, display, monitor etc.

La zona bagno è più esposta all’accumulo di germi e batteri, che si depositano non solo sul water! Una buona pulizia quotidiana è indispensabile. Ma dobbiamo fare attenzione anche alla biancheria da bagno, soprattutto a quella che, bagnandosi spesso, resta umida. Stiamo parlando di asciugamani e accappatoi!

Non c’è nulla di più rilassante che fare una doccia dopo un’intensa giornata di lavoro. Coccoliamo la pelle con un buon bagnoschiuma. Alla fine, però, ci avvolgiamo nell’accappatoio e ci rilassiamo per qualche minuto, sdraiandoci sul letto o sul divano.

Quante di noi, però, mettono ad asciugare l’accappatoio dopo averlo utilizzato? Dovremmo farlo in automatico ma, spesso, saltiamo questo passaggio. L’accappatoio resta umido e, dopo qualche giorno, inizia a puzzare! Vediamo insieme come fare per mantenerlo sempre pulito, morbido e profumato.

Accappatoio che puzza? Tutti i trucchi per lavarlo bene

accappatoio donna
(Adobe Stock)

Tutte noi dovremmo sapere come e quando lavare l’accappatoio. E’ fondamentale per motivi igienici. Per metterlo in lavatrice, non dobbiamo aspettare che abbia chissà quali macchie. Lo sporco c’è ma non si vede!

L’accappatoio è un indumento molto usato. Si indossa in palestre, alberghi, piscine, case, centri sportici etc. Va lavato bene perché, germi e batteri invisibili ad occhio nudo, a contatto con l’umidità formano un habitat ideale per funghi e microbi.

In commercio ci sono diversi modelli di accappatoi. Ma bisogna lavarli correttamente, rispettando i materiali. E’ importante che l’indumento, oltre alle caratteristiche estetiche, mantenga anche il suo potere asciugante.

Gli esperti consigliano di lavare l’accappatoio almeno dopo 3-4 utilizzi. Inoltre, bisognerebbe esporlo all’aria per asciugarlo dopo ogni utilizzo. In inverno, quando piove, lo si può mettere sul termosifone.

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Vediamo ora quali sono i consigli per un lavaggio perfetto, senza rovinare i materiali.

  • Accappatoio di spugna – E’ molto usato ma è anche quello più delicato. Tende a diventare rigido, perdendo così il potere asciugante. Per il lavaggio in lavatrice, se l’accappatoio è bianco, imposta la temperatura a 60°. Per i modelli colorati, invece, meglio scendere a 40°. Usa soltanto detersivi liquidi e fai fare almeno 2-3 risciacqui. In alternativa all’ammorbidente, puoi usare 4 cucchiai di aceto bianco, perfetto contro i cattivi odori e per preservare la morbidezza.
  • Accappatoio a nido d’ape – E’ più sottile e si asciuga prima. Con il tempo, però, tende a restringersi. Lavalo in lavatrice, impostando una temperatura non superiore ai 40°. Puoi usare del detersivo in polvere oppure liquido. Piccola astuzia: non stirare mai un accappatoio a nido d’ape se vuoi conservare più a lungo la trama.
  • Accappatoio in microfibra – E’ quello che quasi tutte mettiamo nel borsone della palestra! E’ molto sottile e occupa pochissimo spazio. Ti consigliamo di lavarlo sempre al rovescio, essendo un tessuto sintetico. Per il lavaggio in lavatrice, non superare i 30° e gli 800 giri di centrifuga. Se puzza molto, fai fare un prelavaggio senza detersivo, aggiungendo però 2 cucchiai di bicarbonato di sodio in acqua tiepida o fredda.

Il nostro benessere si costruisce ogni giorno con piccoli gesti. Quindi, d’ora in avanti, occhio all’accappatoio e segui tutti questi consigli per mantenerlo a lungo come nuovo.

 

 

 

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