Salvatore Cascio, da “Nuovo cinema paradiso” alla malattia: carriera e vita privata dell’attore

Salvatore Cascio, il bambino di “Nuovo cinema paradiso”, deve fare i conti con una malattia che ha caratterizzato la sua vita anche da adulto.

Esistono immagini in grado di rimanere nella storia, succede in fotografia e ancor più nel cinema, dove basta un momento per fermare il tempo. Diversi sono gli attori resi intramontabili da una scena, una battuta, uno sguardo. Il bambino di “Nuovo cinema paradiso” non fa eccezione.

Anzi entra di diritto nella classifica dei volti più iconici della settima arte. Nello specifico Salvatore Cascio, nato nel 1979, poi ha fatto altre numerose esperienze ed ha affrontato diverse prove che la vita – meravigliosa e beffarda al tempo stesso – gli ha messo davanti. Quel bambino, oggi diventato uomo, combatte con una patologia chiamata retinite pigmento che, nella fattispecie, provoca la degenerazione genetica della retina. Fattore che sta lentamente conducendo l’interprete alla cecità.

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Salvatore Cascio, da “Nuovo cinema paradiso” alla malattia: come sta oggi

Salvatore Cascio (Getty Images)
Salvatore Cascio malattia (Getty Images)

“È una condizione con cui sto facendo i conti giornalmente, purtroppo ti butta giù e non è facile inizialmente. Dopo “Nuovo cinema paradiso” ho avuto altre esperienze cinematografiche ma poi mi sono allontanato dal grande schermo a causa della mia condizione. È arrivata nel clou della carriera e ha scombussolato tutto. L’esperienza di persone come Zanardi e Bocelli mi ha aiutato a guardare oltre e a ripartire. La disabilità non è una condanna, ma una condizione”, racconta l’attore a La Stampa. L’interprete è finalmente uscito allo scoperto, parlando pubblicamente di una cosa che lo metteva a disagio.

“Parlarne mi ha aiutato a farci i conti – racconta – mi scrivo spesso con tante persone e colleghi. Uno a cui tengo molto è Leonardo Pieraccioni: ci sentiamo spesso, anche il suo sostegno mi ha confortato non poco nei momenti difficili”. Una vera e propria confessione che ha mostrato le fragilità di Salvatore, ma anche la sua maturazione personale e in parte professionale. In quella scena di Tornatore è bambino, ma ora è diventato uomo e lo si capisce anche da questi dettagli e dal modo in cui affronta ogni debolezza.

 

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