Giorgia Soleri, fidanzata Damiano dei Maneskin: “Vulvodinia? Una liberazione quando l’ho saputo”

Giorgia Soleri, fidanzata Damiano dei Maneskin, parla della vulvodinia: “Quando me l’hanno detto è stata una liberazione”.

Giorgia Soleri parla della vulvodinia, la malattia di cui soffre da quando aveva 16 anni in una lunga intervista rilasciata al settimanale F. Giorgia, fidanzata da quattro anni con Damiano dei Maneskin, dopo otto anni di visite ed esami di ogni tipo, ottiene finalmente la diagnosi.

La malattia di cui soffre e che le provoca dolore cronico impedendole anche d’indossare un semplice pantalone stretto si chiama vulvodinia. Quando, dopo anni di esami e di responsi medici che le dicevano che era in perfetta salute ha dato un nome alla malattia, si è sentita finalmente più libera come racconta lei stessa al settimanale F.

Giorgia ha così cominciato a parlare della vulvodinia sui social per sensibilizzare tutti a riconoscere la malattia di cui tante donne soffrono e, finalmente, in Parlamento, è arrivata una proposta di riconoscimento della malattia come ha scritto lei stessa sul suo profilo Instagram.

Giorgia Soleri, fidanzata Damiano dei Maneskin: “Quando mi hanno detto della malattia ho subito chiamato il mio fidanzato”

giorgia soleri
Fonte: https://www.instagram.com/giorgiasoleri_/

Giorgia Soleri, raccontando la sua storia, spera di aiutare tante donne che, forse, soffrono di vulvodinia senza saperlo. Raccontare la propria esperienza, ripercorrere gli otto anni che ha dovuto affrontare per riuscire ad avere una diagnosi, potrebbe aiutare le tante donne che soffrono di vulvodinia, una malattia che provosa dolori molto intensi al punto che è molto complicato condurre una vita normale.

Sono tante le persone che apprezzano la lotta che sta portando avanti Giorgia la quale, tuttavia, ammette di essersi imbattuta anche in commenti che le hanno fatto male.

“Quello che mi fa più male però sono alcuni commenti circolati in rete. Mi chiedono che bisogno ci sia di raccontare la malattia, pensano che lo faccia per avere più follower. Ho trovato triste questa accusa. A volte le persone fanno le cose non per notorietà ma perché sono umane e vogliono aiutare qualcun altro. La vulvodinia colpisce una donna su sette e molte non lo sanno”, racconta a F.

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Non sono stati anni facili per Giorgia, costretta a rinunciare anche ad una serata con gli amici per il dolore. A settembre 2020, finalmente, arriva quello che per Giorgia rappresenta il giorno della liberazione.

“Era il 2 settembre 2020, me lo ricordo perché è stata una delle giornate più importanti della mia vita. Ho subito chiamato il mio fidanzato e poi la mia migliore amica e piangevo al telefono. Ho le lacrime agli occhi a pensarci. Ho detto loro: «Non sono pazza ho finalmente scoperto che cosa ho, ho un sacco di farmaci da prendere ma sono felicissima». È stata una liberazione“, svela al settimanale F.

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