Fabrizio Moro: “Avevo paura di morire. Ecco cosa mi ha salvato”

Fabrizio Moro, alla vigilia del suo ritorno sul palco con un mini tour estivo, torna a parlare del suo periodo buio: “Avevo paura di morire”.

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Fonte: https://www.instagram.com/fabriziomoropage/

Fabrizio Moro non ha mai nascosto il suo passato parlando apertamente del periodo difficile vissuto qualche anno fa quando era ancora un ragazzo con tanti sogni da realizzare. Cresciuto a San Basilio, un quartiere di Roma che la famiglia poi lasciò per trasferirsi a Guidonia.

La musica ha sempre segnato la sua vita, ma c’è stato un periodo in cui la voglia di evadere e di staccarsi dalla realtà lo portarono a fare uso di sostanze stupefacenti. Il cantautore romano che, a luglio, tornerà nuovamente sul palco con una serie di concerti per presentare al pubblico l’album “Canzoni d’amore nascoste” con cui ha regalato ai fans un Fabrizio Moro intimo e capace di raccontare l’amore con semplicità, è tornato a parlare di quel periodo in un’intervista rilasciata ai microfoni del Messaggero svelando anche come è riuscito ad uscirne.

Fabrizio Moro: la droga, come si è salvato e il rapporto con i figli

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L’ultimo anno è stato decisamente diverso per Fabrizio Moro che, non potendo suonare dal vivo e non potendo sentire da vicino l’affetto del suo pubblico, si è lanciato in un nuovo progetto. Il cantautore romano, dopo aver scritto la sceneggiatura del film “Ghiaccio”, l’ha diretto come regista insieme ad Alessio De Leonardis. Protagonisti del film saranno Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni.

Oggi, Moro è pronto a tornare sul palco e, ai microfoni de Il Messaggero, torna indietro nel tempo raccontando i dettagli del periodo in cui faceva uso di sostanze stupefacenti.

“Io feci uso di stupefacenti perché cercavo tramite le droghe un distacco dalla realtà. […] Iniziai a stare male, avevo paura di morire, di fare la fine di alcuni miei amici. Mi salvai grazie alla mia coscienza. Cosa mi diede la spinta? Il desiderio di realizzarmi, attraverso la mia passione per la musica. E di diventare genitore. Non mi accontentavo di rimanere lì, relegato in un contesto di periferia, disagiato e malmesso anche dal punto di vista del fisico”.

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L’ultimo anno non è stato facile neanche per i figi del cantautore romano, Libero che spegnerà 12 candeline il prossimo 17 agosto e Anita che compirà 8 anni a settembre. Avendo avuto la possibilità di trascorrere molto tempo con i figli, Moro ha notato come Libero sia diventato “un adolescente più insofferente. Ma temo che gli effetti veri della pandemia sulla psicologia dei ragazzi li vedremo solo tra qualche anno”. Per far ritrovare la normalità ai suoi bambini, ha comprato una bicicletta per uscire con Libero spingendo Anita a rivedere le amiche senza paura.

Il ritorno di Fabrizio Moro sul palco: le date del tour estivo

 

 

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Sarà un’estate di musica per Fabrizio Moro che, sui suocial, ha annunciato così il suo ritorno sul palco:

“Sul palco ho ricreato una stanza. Ci sono un tappeto, due chitarre e un pianoforte… ci sono pure una bottiglia di vino e un posacenere. Vi vengo a trovare davvero stavolta e mi porto dietro questa roba, così vi faccio sentire come sono le canzoni quando nascono, senza arrangiamenti e senza troppi colori. Crude.. essenziali. Si riparte. Piano ma, si riparte. Ci vediamo a casa vostra, tanto ormai è anche un po’ casa mia. Fab”.

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