Mangeresti sempre pasta ma non puoi? Questo ingrediente ti lascerà di stucco

Se sei un’amante della pasta ma a causa della dieta non puoi mangiarla ogni giorno, c’è un alimento che fa al caso tuo. Si tratta degli shirataki.

Quando ci si mette a dieta, specie se seguiti da un nutrizionista, può capitare che per un certo arco di tempo vengano esclusi o ridotti alcuni alimenti di uso quotidiano. Uno tra questi (come accade spesso nelle diete chetogeniche) è la pasta.

Un cibo che molti mangiano ogni giorno e in grandi quantità e senza il quale non riescono proprio a stare. Per fortuna, la natura ci viene incontro con un ingrediente a molti sconosciuto ma in grado di fare la differenza.

Gli shirataki, la pasta perfetta per chi è a dieta

shirataki pasta
Fonte foto: Canva

Se anche tu ti trovi a non sapere come sostituire la pasta, sappi che esiste un’ingrediente che può aiutarti a colmare questo bisogno. Si tratta degli shirataki, un tipo di pasta (e non solo) che arriva dall’Asia e che è quasi del tutto privo di calorie e di carboidrati. Motivo per cui si può inserire in qualsiasi tipo di dieta.

Realizzati a partire dal kojiac (che è una sorta di tubero molto usato in Giappone), gli shirataki si trovano ormai sotto forma di farina, di panetti da tagliere e inserire nel brodo e, cosa ancor più speciale, di pasta. Questa si può trovare sia in versione tradizionale (solitamente venduta in buste contenente un liquido) che essiccata. E, in entrambi i casi, si rivela un ingrediente estremamente prezioso.

Disponibile sotto forma di spaghetti, penne e anche fusilli ha la prerogativa di non avere alcun sapore e di prendere quello dei condimenti che l’accompagnano. Per questo motivo basta condirla con un buon sugo di pomodoro o con un ragù di verdure per ottenere un piatto in grado di soddisfare il palato e di rendere al contempo meno penosa la dieta.

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Ottimi che per chi soffre di diabete, chi segue una chetogenica o chi, più semplicemente, ha voglia di sperimentare gusti nuovi, gli shirataki consentono di gustare la pasta in vari modi senza apportare zuccheri e calorie. Inoltre sono naturalmente privi di glutine e di lattosio rivelandosi un ingrediente che va bene a tutti. Unico accorgimento andrebbe preso in caso di allergia al nichel.

Trattandosi di una radice, infatti, non possono essere mangiati nella fase detox, mentre per la reintroduzione è opportuno chiedere ad un nutrizionista che sia esperto di questa allergia.

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Ricchi di fibre hanno inoltre la caratteristica di assorbire molta acqua. Ciò li porta a gonfiarsi ed aumentare notevolmente il senso di sazietà. Un’altra qualità che li rende dei veri amici di chi è a dieta.

Shirataki di konjack: oltre ad essere buoni fanno anche bene

shirataki
fonte foto: Canva

Ora che abbiamo scoperto perché gli shirataki sono così validi, scopriamo anche quali sono le loro particolari proprietà benefiche. Tra le più importanti ricordiamo:

  • Sono privi di grassi
  • Non alzano la glicemia nel sangue
  • Abbassano i livelli di glucosio
  • Sono privi di lattosio
  • Donano un buon senso di sazietà
  • Sono privi di glutine (a meno di non acquistarli misti ad altre farine)
  • Favoriscono il transito intestinale
  • Aiutano a contrastare il colesterolo alto

Tra le controindicazioni ricordiamo che il konjac è anche in grado di assorbire molti principi attivi. Per questo motivo bisogna prestare attenzione se si assumono farmaci o terapie di qualsiasi genere.

Come mangiare gli shirataki

Se si desidera consumare gli shirataki come pasta li si può preparare e condire come si farebbe normalmente con la pasta. Trattandosi di un alimento che di per se non ha alcun sapore il consiglio è quello di usare spezie e condimenti gustosi ed in grado di insaporirli. Qualche esempio?

  • Spaghetti di shirataki con sugo e parmigiano
  • Fettuccine con ragu di carne
  • Lasagne di shirataki con sugo di verdure
  • Spaghetti con i frutti di mare
  • Fusilli di shirataki con verdure
  • Rigatoni di shirataki con zucca e ricotta

Come sempre, prima di inserire un nuovo alimento nella propria dieta si consiglia di sentire il parere del proprio medico curante o del nutrizionista e di iniziare assumendone sempre una piccola quantità in modo da evitare problemi in caso di allergie agli ingredienti.

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