Creme autoabbronzanti: tutto quello che c’è da sapere per risultati perfetti

Le creme autoabbronzanti sono una soluzione economica ed efficace per ottenere un’abbronzatura delicata e uniforme, tuttavia per un risultato al top bisogna conoscere e mettere in pratica delle piccole regole.

creme autoabbronzanti
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Paura di sembrare pallida come un fantasma al primo giorno di mare? Tutto assolutamente normale, soprattutto se si ha una carnagione molto chiara!

Negli ultimi decenni è aumentato a dismisura l’utilizzo dei centri solari, quindi delle lampade, dei lettini e delle docce abbronzanti per ottenere un’abbronzatura super rapida e uniforme.

Tutti sanno però che l’esposizione così intensa ai raggi UV non fa bene alla pelle, e può provocare problemi dermatologici anche molto gravi.

Molto meglio allora, sia per il portafogli sia per la salute della nostra pelle, imparare a utilizzare in maniera appropriata le creme autoabbronzanti, che sono in grado di donare un colorito dorato anche alle pelli più pallide.

Come funzionano le creme autoabbronzanti?

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Le creme per abbronzarsi, così come tutti gli altri prodotti per l’abbronzatura artificiale, si basano sull’interazione tra le cellule superficiali della nostra pelle e un principio attivo la cui sigla è DHA. Questo principio attivo provoca l’ossidazione delle cellule, che pertanto cambiano colore in maniera simile a quanto avviene mentre trascorriamo del tempo esposti ai raggi solari.

Pertanto si può dire che a causare l’abbronzatura è sempre l’ossidazione delle cellule, semplicemente quest’ultima avviene per cause differenti.

Dato che l’autoabbronzante viene assorbito solo dagli strati superficiali della pelle, l’abbronzatura che si ottiene attraverso il loro utilizzo dura soltanto cinque o sei giorni.

Dura ancora meno se, nel frattempo, si procede a lavare ed esfoliare la pelle eliminando quindi le cellule che hanno sviluppato la reazione con il DHA.

Leggi anche => Esfoliazione viso e corpo: perché e quando farla

Come si usa (di preciso) la crema per abbronzarsi?

Si dice di solito che la crema per abbronzarsi si utilizza e si applica come una normale crema per il corpo, ma questo è vero soltanto in parte, poiché c’è un preciso ordine di step da eseguire a perfezione se si desidera ottenere un risultato soddisfacente.

Durante l’applicazione bisogna tener presente però che non ci abbronziamo in maniera omogenea su tutto il corpo. Anche quando ci abbronziamo con “il metodo tradizionale”, cioè semplicemente esponendoci al sole, ci sono delle zone che non si abbronzano affatto perché hanno poca melanina (è il caso dei palmi delle mani e dei piedi) e punti che si abbronzano poco. Le esperte di make up hanno tutta una serie di segreti per ottenere un’abbronzatura perfettamente naturale con l’autoabbronzante.

1 – L’importanza dell’esfoliazione

Esattamente come per ogni altra crema corpo, il momento migliore per applicarla sulla pelle è subito dopo aver fatto una doccia e aver praticato un’esfoliazione accurata.

Questo consentirà di applicare la crema sulle cellule più giovani, e non su quelle destinate a cadere via dal corpo naturalmente nel giro di pochissimi ore dopo la doccia.

2 – Partire dal basso

C’è una precisa strategia di applicazione per applicare la crema autoabbronzante e bisogna seguirla alla lettera: partire dai piedi e risalire.

Il motivo è molto semplice: quando si è piegati per raggiungere i piedi con le mani la pelle dell’addome forma necessariamente delle pieghe, inoltre altre parti del corpo, come le braccia, si muovono e potrebbero toccare le gambe o i fianchi.

Se avessimo già applicato la crema autoabbronzante sulla parte superiore del corpo mentre la applichiamo sulla parte inferiore, sicuramente la crema “andrebbe in giro”, accumulandosi nelle pieghe oppure vedendo rimossa dai punti in cui inavvertitamente una parte del corpo entra in contatto con un’altra.

Partendo dai piedi saremo portati a distendere il corpo verso l’alto e quindi le pieghe della pelle andranno a eliminarsi mano a mano che si proseguirà nell’applicazione, facilitando in questo modo un’applicazione omogenea della crema.

3 – Prestare attenzione a gomiti e ginocchia

Su gomiti e ginocchia la pelle è più secca e rugosa che sul resto del corpo. Per questo motivo è strettamente necessario applicare poca crema su questi punti e massaggiare a lungo, fino all’assorbimento completo. 

In questo modo si eviterà che la crema in eccesso o non ancora assorbita si accumuli all’altezza delle piccole corrugazioni cutanee formando linee e macchie più scure.

4 – Non dimenticare alcuna zona

Una delle molte teorie sullo strano colorito dell’Ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è che quest’ultimo faccia un uso smodato di crema autoabbronzante. Le caratteristiche macchie bianche sotto agli occhi dell’ex presidente deriverebbero però da una continua “dimenticanza”: The Donald non presterebbe sufficiente attenzione al contorno occhi durante l’applicazione e questo provocherebbe la profonda differenza di colore tra quella zona e il resto del viso.

Il modo migliore per evitare un effetto “abbronzatura fasulla” è comunque quello di utilizzare le creme autoabbronzanti graduali, in grado di assicurare un’intensità crescente del colorito, proprio come se prendessimo davvero il sole.

5 – Lavare le mani e le unghie

Appena dopo aver steso la crema autoabbronzante è necessario eliminare ogni residuo di crema dalle mani. Sulle mani infatti la crema viene “data” più volte e in gran quantità, perché è con i palmi delle mani che effettuiamo l’applicazione della pelle necessaria a tutto il corpo. Per questa “sovraesposizione”, se non verranno lavati accuratamente i palmi delle mani diventeranno arancioni.

Un’antiestetica riga dello stesso colore si potrà formare anche sotto le unghie, dove la crema si accumula e non può essere rimossa facilmente. Per farlo è utile adoperare un vecchio spazzolino da denti o una comune spazzolina da unghie.

Tutto il processo, cioè partendo dal punto 1 al pungo 5 va ripetuto con costanza una volta ogni due o tre giorni.

Le creme autoabbronzanti fanno male?

Differentemente dall’azione dei raggi ultravioletti emessi dal Sole e dalle lampade abbronzanti, il dihydroxyacetone (DHA) non provoca effetti collaterali gravi e duraturi all’epidermide, pertanto può essere usato a qualunque età e soprattutto può essere utilizzato regolarmente per tutto l’anno, differentemente da quanto avviene rispetto alle Lampade UV.

Le creme autoabbronzanti proteggono dal sole?

Tutti coloro che hanno utilizzato le creme autoabbronzanti almeno una volta nella vita si sono posti questa domanda. La risposta è “no” e va collegata a quanto detto appena sopra: le creme autoabbronzanti non fanno male ma non proteggono dal sole.

Questo significa che la pelle con una falsa abbronzatura non “resiste” meglio ai raggi solari diretti. Pertanto, l’utilizzo delle creme per abbronzarsi non è pericoloso in se stesso, ma lo è perché spinge a commettere imprudenze dopo che si è raggiunto un colorito uniforme e intenso.

L’errore più comune è ovviamente quello di esporsi al sole anche per lunghi periodi e senza protezione solare, provocando l’insorgenza di macchie solari e problemi cutanei di varia natura.

Leggi anche => Creme solari, abbronzanti e autoabbronzanti: che differenza c’è e a cosa servono

Controindicazioni della crema autoabbronzante

La crema per abbronzarsi è un prodotto cosmetico e, come tutti i prodotti cosmetici, non presenta delle vere e proprie controindicazioni quanto piuttosto delle precise regole di utilizzo che impongono determinate piccole attenzioni per non incorrere negli errori che si fanno più di frequente con la crema autoabbronzante.

Tra le contrindicazioni più frequenti ci sono: colorito a chiazze (che deriva dall’aver steso la crema autoabbronzante in maniera poco omogenea), macchie sui vestiti (che compaiono quando ci si veste senza che la crema risulti ancora asciutta), colorito arancione o innaturale (problema che si verifica quando si eccede con questo tipo di cosmetico, utilizzandolo in quantità eccessive oppure troppo di frequente).

Si può preparare l’autoabbronzante fatto in casa?

Per quanto possa sembrare strano, in realtà è possibile creare un cosmetico autoabbronzante a casa utilizzando pochissimi ingredienti. Inutile sottolineare che, nel caso di una preparazione artigianale è necessario prestare massima attenzione al dosaggio degli ingredienti per ottenere un prodotto efficace e non destinato a provocare uno sgradevole colorito arancione.

Le creme autoabbronzanti non sono tutte uguali

creme autoabbronzanti
(Pexels)

In commercio esistono ormai vari tipi di creme autoabbronzanti, formulate anche in maniera da avere texture molto differenti l’una dall’altra. Uno dei modi migliori per ottenere risultati uniformi e soddisfacenti con questo cosmetico è scegliere una crema per abbronzarsi adatta al proprio tipo di pelle.

Tra le formulazioni altamente specifiche ci sono però anche creme autoabbronzanti formulate per ottenere risultati eccelsi su determinate parti del corpo.

Due zone del corpo che hanno esigenze estremamente diverse l’una dall’altra e che, quindi, necessitano di attenzioni particolari nella scelta del cosmetico, sono viso e gambe.

L’autoabbronzante per le gambe sarà formulato in maniera da essere più ricco di ingredienti idratanti rispetto alle creme autoabbronzanti formulate per il viso, che possono contenere anche agenti anti età.

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