Cosa fare quando i figli non accettano il patrigno?

Famiglie allargate, nuovo inizio ma anche talvolta nuovi problemi. Scopri come gestire al meglio la relazione figli-patrigno.

Dopo uno dei nostri più grandi fallimenti sentimentali ci ritroviamo distrutti, soli, con i figli spesso arrabbiati per la situazione. Ricominciare tutto è molto difficile, pian piano le nostre ferite sembrano guarire e qualche volta troviamo anche il coraggio di amare di nuovo. Decidiamo di ricostruire tutto e di condividere la nostra vita con i nostri figli e un altro uomo ma non è semplice. A volte tra i nostri figli e il nostro compagno è guerra aperta, il nostro compagno non tollera di non essere accettato e nascono conflitti in famiglia. Come fare a gestire le cose?

rapporto figli e terzo genitore
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Cosa fare per garantire l’armonia tra figli e nuovo compagno

I bambini sono dolcissimi e giustamente fortemente legati alla loro mamma e al loro papà. Vederli divisi è difficile e lo è ancor di più vederli legati ad altre persone. Spesso quando i genitori iniziano una nuova relazione i figli sono ostili, un pò per gelosia, un pò perché non riescono ad accettare questi grossi cambiamenti nei piani familiari e anche perché inconsciamente rivogliono la famiglia come era prima, come spiega la psicologa Patricia Galbert: “È normale che un bambino cerchi di separare la coppia in una famiglia mescolata, perché il suo desiderio intimo è quello di essere in grado di rimettere insieme mamma e papà. E questo indipendentemente dalla sua eta’. Anche se il genitore è morto, perché, simbolicamente, è sempre presente per il bambino”

Se la la relazione è finita non è certo colpa dei figli, loro subiscono le nostre decisioni e questo ci fa sentire in colpa. Questo senso di colpa ci spinge a giustificare ogni cattivo comportamento che hanno. Dal canto suo il nuovo compagno immune da questo senso di colpa, vede chiaramente quando i figli stanno prendendo il sopravvento ed intervengono. La cosa non fa certo piacere ai figli ed ecco che si innescano le prime avvisaglie di disaccordo. Essere tra due fuochi non è piacevole. La buona notizia è che ritrovare l’armonia familiare è possibile grazie ai consigli di Anna Oliviero Ferraris psicologa ed autrice del libro sull’argomento, “Il terzo genitore. Vivere con i figli dell’altro”.

Quello che potete fare è parlare con il vostro compagno e fargli capire quanto sia importante per voi che lui sia empatico con i tuoi figli e che comprenda, mettendosi nei loro panni, che la loro ostilità non dipende da lui ma dalla situazione.

Per creare un clima di serenità potresti organizzare delle cose da fare insieme, delle attività, delle escursioni, tutto ciò che potrebbe facilitare la convivialità.

Altra cosa importante: in nessun caso spingere il bambino a sostituire la figura paterna con quella del patrigno, quindi nessuna forzatura eccessiva e soprattutto non obbligate i bambini a chiamare papà il nuovo compagno.

Il terzo genitore dovrebbe astenersi dall’essere educatore, questo evita frasi del tipo “tu non sei mio padre”. Nei casi in cui il genitore biologico non faccia parte della vita dei bambini “allora sì che è utile che il terzo genitore abbia un ruolo educativo” secondo l’esperta.

Infine l’esperta consiglia al terzo genitore di non intromettersi nei conflitti genitore-figli, e di tenere sempre presente che trattandosi di rapporti affettivi diversi non c’è motivo di essere geloso,  neanche dell’ex. Ovviamente avere tra i piedi l’ex della donna che si ama crea molto fastidio ma quella è una presenza salutare per i figli quindi andrebbe accettata per il loro bene.

rapporto figli e terzo genitore
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Tutte le volte che i bambini attaccano il terzo genitore non si dovrebbe avere una reazione catastrofica ma benevola, ironica. Questo tipo di situazione andrebbe sdrammatizzato e non aggravato. Il tempo, la comunicazione e la pazienza porteranno a risultati inaspettati.

 

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