Dici spesso bugie o conosci un bugiardo patentato? Ecco perché si mente e a chi capita più spesso

Le bugie hanno spesso origini psicologiche. Scopriamo le principali e perché servono così tanto alle persone.

Dire bugie è un atteggiamento socialmente condannato da tutti ma al contempo messo in pratica dalla maggior parte delle persone. Ciò avviene per svariati motivi che possono essere di comodo ma che il più delle volte hanno origini psicologiche che potrebbe essere utile conoscere.

Perché che a mentire sia tu o qualcuno a te vicino, sapere il perché può aiutare ad arginare il problema o a riconoscerlo più facilmente e comprenderne il motivo. Forse ciò non offrirà sempre una soluzione ma in prima persona può davvero aiutare a migliorarsi e per quanto riguarda gli altri può rendere la comprensione e il riconoscimento di una bugia più semplice ed immediato, evitando problemi futuri.

Perché si dicono bugie? Ecco i motivi principali

Partiamo dal presupposto che spesso non si mente solo agli altri ma anche a se stessi. Le bugie, infatti, a meno di non far parte di un piano premeditato e con secondi fini, nascono principalmente da un bisogno di semplificare il momento presente. In altre parole, chi si trova a dirle è momentaneamente spaventato o desideroso di uscire da una determinata situazione il prima possibile.

bambini bugie
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Chi dice bugie lo fa infatti per un meccanismo innato. Basti pensare ai bambini che spesso per evitare una punizione mentono quasi istintivamente, salvo poi sentirsi in colpa subito dopo. Un atteggiamento messo in atto anche da adulti seppur, ovviamente, con le dovute complicazioni. Ma quali sono, in generale, i motivi per cui si mente? Ecco i principali.

La paura. Uno dei motivi principali per chi si mente è legato alla paura. Da bambini si teme una punizione, da adulti si parte dai brutti voti, fino al timore di essere derisi o di fare brutte figure. In alcuni casi si può mentire per paura del giudizio altrui o perché non si vuole perdere la stima di una persona cara. In questi casi le bugie sono spesso quasi istintive. Ci si pente subito ma tante volte per paura di svelarle ci si trova ad inventarne di nuove, finendo in un qualcosa della quale prima o poi si perde il controllo.

Il bisogno di approvazione. Anche in questo caso, la bugia può nascere fin dall’infanzia. Ovvero quando si cerca l’approvazione dei genitori o della maestra. In seguito, questo meccanismo viene messo in atto con gli amici, con gli insegnanti o con i superiori al lavoro. Nei casi più seri, il bisogno di avere di se una buona immagine, può spingere la persona a dire bugie persino a se stesso. Una condizione che genera una certa frustrazione ed una tensione tale da rappresentare una bomba destinata ad esplodere.

Il bisogno di privacy. Ci sono poi delle bugie che si dicono perché non si ha voglia di raccontare alcuni aspetti di se. Quando ciò accade la persona che mente si trova ad inventare storie per nascondere le proprie verità. Un atteggiamento che necessita di memoria e che spesso porta a star male o a sentirsi inadeguati o insicuri.

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La verità è che nei casi sopra elencati (come in tanti altri legati ai tradimenti, alla necessità di esercitare potere o alla voglia di farsi più belli agli occhi degli altri), la paura cela un’insicurezza ed una debolezza di fondo che chi mente dovrebbe riconoscere e cambiare.

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Sebbene non si prenda mai in considerazione questo aspetto, infatti, anche chi dice bugie vive in una situazione di forte disagio. Motivo per cui parlarne con un professionista al fine di comprendere le vere origini delle proprie bugie e lavorarci su fino a diventare forte abbastanza da poter sostenere sempre la verità è sempre consigliato. Rappresenta infatti un momento di crescita importante ed in grado di dare molte più soddisfazioni di quanto si pensi.

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