Come gestire lo stress da zona rossa? La guida per sopravvivere (quasi) indenni a chiusure e restrizioni

Gestire lo stress non è sempre facile, ma in zona rossa può rivelarsi davvero arduo. L’importante è non lasciarsi sopraffare e praticare le attività giuste per abbassare la tensione e guadagnare in serenità.

Cortisolo: come combattere l’ormone dello stress in semplici mosse (Adobestock photo)

Lo stress che proviamo ogni giorno si genera a partire da fonti e cause differenti. Nella maggior parte dei casi, e soprattutto per la maggior parte del tempo della nostra vita, siamo in grado di gestire lo stress mettendo in atto delle strategie che funzionano per noi.

Se i fattori di stress sono piuttosto comuni (troppe responsabilità, troppi compiti o mansioni da svolgere in un arco di tempo ristretto, troppe decisioni importanti da prendere eccetera), le strategie per affrontarlo sono più o meno efficaci a seconda del carattere e della storia personale di un individuo.

Se qualcuno scarica lo stress dormendo, mangiando o bevendo, altri preferiscono camminare, praticare sport, ascoltare musica o praticare attività artistiche.

Purtroppo però quando si trascorre molto tempo in casa, come accade quando ci si trova a vivere in una zona rossa, molte attività che costituivano uno stress relief non sono più praticabili, semplicemente perché i luoghi in cui si svolgevano sono chiusi o perché non è possibile incontrare in sicurezza le persone con cui tali attività si svolgevano.

Ne consegue, quindi, che lo stress in zona rossa aumenta a dismisura, e che questo peggiora inevitabilmente la nostra qualità della vita ma anche quella delle persone che ci stanno intorno e che sono costrette a condividere con noi lo spazio domestico.

Come si fa allora a uscire da questa situazione e tenere a bada il nervosismo? Fortunatamente ci sono strategie che funzionano per tutti.

3 consigli pratici per gestire lo stress in zona rossa

Il primo passo da compiere nella corretta gestione dello stress è ammettere che si sta subendo una pressione mentale ed emotiva che ci sta mettendo in difficoltà. Molti adulti, nel corso dell’ultimo anno, hanno tentato in ogni modo di negare il problema, poiché sentono sulle proprie spalle il dovere di essere forte e saldo per dare un esempio e un punto di riferimento ai propri figli. 

Purtroppo questo atteggiamento a lungo andare non fa che peggiorare la situazione, poiché aumenta inevitabilmente i livelli di stress già presenti.

1. Curare l’alimentazione

È stato scientificamente dimostrato che l’esercizio fisico è fondamentale per abbassare i livelli di cortisolo nel sangue.

Per tenere sotto controllo l’ormone dello stress è assolutamente necessario, inoltre, seguire un’alimentazione equilibrata, evitando i cibi eccitanti o che possono appesantire l’organismo.

In zona rossa non c’è la possibilità di uscire di casa per andare a mangiare fuori, ma è sempre attivo il servizio di consegne a domicilio. Il pericolo è di lasciarsi andare a ordinare cibo poco salutare molte sere a settimana.

Una delle scelte migliori che si possa compiere quando si vive in zona rossa è fare una spesa ragionata e acquistare alimenti salutari, quindi preparare cibi sani, nutrienti e poco grassi. Tra le altre cose, come abbiamo appreso nel corso della prima ondata, cucinare rilassa e migliora l’umore: cosa si può volere di più?

2. Dedicarsi al giardinaggio

Stare all’aria aperta, praticando attività fisica a contatto con la natura provoca una profonda sensazione di benessere e un immediato quanto duraturo rilassamento. 

Scoprire o continuare a praticare giardinaggio ha moltissimi effetti benefici in merito alla gestione dello stress, inoltre ci educa a prenderci costantemente cura di qualcosa, insegnandoci indirettamente l’importanza di prenderci cura di noi stessi e del nostro benessere fisico e mentale.

3. Praticare attività fisica

La pratica dell’attività fisica non fa bene soltanto al nostro corpo, ma causa una profonda sensazione di benessere poiché, quando si muove, il nostro organismo produce endorfine e serotonina, conosciuti (a giusta ragione) come gli ormoni della felicità.

Non bisogna pensare però che sia necessario correre la maratona di New York per ottenere i benefici derivati dal movimento fisico: bastano pochi minuti al giorno, praticati con costanza e con impegno, per provocare una serie di effetti positivi a catena. 

Insieme agli ormoni della felicità, infatti, aumenterà l’autostima: sia perché siamo stati in grado di mantenere gli impegni presi con noi stessi in merito alla pratica sportiva, sia perché vedremo il nostro corpo migliorare progressivamente e cominceremo a sentirci più a nostro agio con la nostra immagine.

 

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Da dove cominciare? Dagli esercizi per dare sollievo alla schiena, che sta soffrendo enormemente per la vita sedentaria che da oltre un anno siamo stati costretti ad adottare.

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