Attacchi di Panico: la lotta di Paola Perego lunga 25 anni

La lotta di Paola Perego contro gli attacchi di panico lunga 25 anni: “Il mostro mi ha fatta vergognare di me stessa”.

paola perego
Paola Perego – Foto Instagram da https://www.instagram.com/paolaperego17/

Per 25 anni, Paola Perego ha combattuto contro gli attacchi di panico. La conduttrice ne ha parlato nel libro Dietro le Quinte delle mie paure in cui ha aperto il suo cuore svelando i dettagli della sua lunga battaglia.

Il mostro come lo chiamo io, mi ha perseguitata per più di 25 anni,mi ha spaventata, angosciata, mi ha fatto vergognare di essere me stessa. Oggi però il Mostro non c’è più, e sono felice di potervi finalmente,senza più filtri ne paure, raccontare chi sono ma soprattutto chi sono stata”, ha scritto la Perego su Instagram presentando il libro in cui ha deciso di parlarne a cuore aperto.

La lotta di Paola Perego contro gli attacchi di panico: “Mio nipote Pietro mi ha salvata”

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Paola Perego (@paolaperego17)

Non è stato facile per Paola Perego sconfiggere gli attacchi di panico, ma curandosi e seguendo un percorso lungo, la conduttrice è riuscita a vincere la sua battaglia. A salvarla è stato anche il nipotino Pietro, come ha raccontato lei stessa in un’intervista rilasciata a maggio 2020 al settimanale Oggi a cui ha raccontato di aver voluto scrivere il libro per aiutare le persone che affrontano la stessa battaglia.

«La gente se ne vergogna, io stessa ne parlavo a fatica…I farmaci mi facevano compagnia anche da moglie, come negli studi televisivi […] Stavo bene, non avevo niente, improvvisamente scoppiava una bomba… Il fisico andava in modalità pericolo: sudore, tremore, battito accelerato. Iniziava così il distacco dalla realtà, vivevo nel sintomo, non sentivo, non vedevo, ero certa di morire da lì a poco. E da lì vivevo nella paura della paura, perché sapevo che da un momento all’altro quel mostro poteva tornare e io non sarei mai stata pronta», ha raccontato la Perego.

La medicina migliore è stato l’amore del nipotino Pietro: «Per tutta la mia vita ho dovuto dimostrare agli altri il mio valore, ora che mi sento una donna risolta, mi godo gli attimi di questo amore immenso che Pietro mi dà».

Impostazioni privacy