Shirataki, gli spaghetti giapponesi nutrienti e dietetici: consociamoli meglio

Sono simili ai nostri spaghetti ma molto più leggeri e altamente nutrienti: gli shiritaki da qualche tempo sono arrivati anche in Europa e hanno conquistato tutti

spaghetti orientali
Shirataki ricettasprint

Forse il nome vi dice ancora poco ma dovreste imparare a conoscerli. Gli shirataki sono gli spaghetti tipici giapponesi, diversi dai nostri ma anche dai noodles cinesi. Un tipo di pasta molto nutriente ma anche poco calorico e adatti a tutti; è senza glutine e carboidrati, quikndi anche gli intolleranti la digeriscono senza problemi.
Amata dagli sportivi (l’interista Romelu Lukaku la inserisce sempre nella sua alimentazione settimanale), questa pasta deriva da una pianta che si chiama konjac, simile alla nostra barbabietola. Dalla lavorazione nascono gli shiritaki, con la forma simile agli spaghetti ma una consistenza più gelatinosa

Sono buoni e fanno bene, cosa possiamo chiedere di più? Ogni 100 grammi di prodotto cotto, arrivano al massimo a 20 calorie, quindi possiamo anche condirli in maniera ricca. E uno dei vantaggi maggiori è rappresentato dalla presenza del glucomannano che depura l’organismo e  aumenta il senso di sazietà consentendo di contrastare la fame nervosa.
Ma il vantaggio non è solo quelli, Gli shiritaki abbassano il livello del colesterolo cattivo nel sangue, sono ricchissimi di fibre aiutando a combattere la stitichezza, ideali anche per chi soffre di glicemia alta o di diabete.
Dove possiamo comprare gli shirataki? Adesso li vendono diversi negozi di prodotti biologici, ma anche i negozi specializzati in prodotti asiatici oppure online. Possono essere in versione liquida, cioè immersi in vaschette che contengono acqua da buttare prima della cottura. Oppure secchi e in questo caso hanno bisogno di essere reidratati per almeno 7 minuti in acqua bollente. Dopo la cottura, scolateli e sciacquateli sotto acqua calda. Ma da cotti raddoppiano il loro volume e quindi 50 grammi diventano almeno 110.

Shirataki, come cucinarli e come condirli: un esempio di ricetta, con il pollo e le verdure

Passata di pomodoro
Passata di pomodoro – Fonte: Adobe Stock

A differenza dei nostri spaghetti, gli shirataki non devono essere messi a bollire in acqua salata, ma solo saltati in padella. Il loro è un sapore neutro e quindi potete condirli come volete: con salsa di pomodoro, olio, burro, pesto, oppure preparali con un condimento di pesce, carne oppure verdure.
Vi suggeriamo una ricetta semplice, gli shirataki con pollo, zucchine e carote

Ingredienti:
300 g shirataki secchi (o 400 g idratati, pesati già sgocciolati)
200 g petto di pollo
350 g zucchine
150 g carote
1/2 cipolla
3-4 cucchiai olio extravergine d’oliva
2 cucchiai salsa di soia
1 pizzico sale

Lavate e poi tagliate a julienne le carote e le zucchine. Poi tagliate il pollo a listarelle sottili. Mettete a rosolare in una padella antiaderente la mezza cipolla tritata finemente con 3 cucchiai di olio.
Quando è dorata, unite le verdure e fatele saltare a fiamma vivace per 5 minuti. A quel punto aggiungete il pollo e regolate di sale
Fate cuocere a fiamma vivace per altri 5 minuti e intanto preparate gli shirataki come da indicazioni. Unitelo nella alla padella con il condimento, portate a fiamma alta e sfumate con la salsa di soia.

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Salsa di soia Shoyu (Istock)

Fate saltare gli shirataki con pollo e verdure un paio di minuti, poi spegnete il fuoco e serviteli ancora caldi.

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