Vasco Rossi a cuore aperto con i figli per la Festa del Papà

Vasco Rossi a cuore aperto con i figli Lorenzo, Davide e Luca: il toccante messaggio per la Festa del papà: “Come padre sono una frana”.

figli vasco
Foto Instagram

Nel giorno della Festa del papà, Vasco Rossi dedica un pensiero ai figli Davide, Lorenzo e Luca che definisce la sua energia. Attraverso una foto in cui è con i suoi ragazzi, il rocker che tornerà ufficialmente sulla scena musicale a novembre con il nuovo album, si lascia andare ad una riflessione sull’essere padre, ma anche su cosa significhi essere figli di Vasco Rossi.

Con Davide, Lorenzo e Luca, Vasco Rossi ha scoperto la bellezza della paternità mettendo a posto i pezzi della sua vita. Davide è nato dall’unione del rocker con Stefania Trucillo, Lorenzo dall’unione di Vasco con Gabriella Sturani e Luca è frutto dell’amore tra il Komandante e la moglie Laura Schmidt.

Vasco Rossi, messaggio per Davide, Lorenzo e Luca: “Non credo sia così divertente essere mio figlio”

vasco rossi sopravvissuto
Vasco Rossi – Foto Instagram da https://www.instagram.com/vascorossi/

“Essere figlio di Vasco Rossi non credo sia così divertente per loro. In realtà hanno un sacco di pressione addosso. Come padre non so… Forse sono un po’ una frana…
Vorrei che i miei figli dalla mia storia imparassero prima di tutto che nella vita si può fare quello che si vuole, si possono seguire i sogni, cercare di realizzarli. Se ci credi veramente devi metterci tutto l’impegno, non puoi farlo per gioco o per divertimento, devi dedicare tutta la vita al tuo sogno… La gente va sulla luna. Tu puoi essere quello che davvero vuoi”.

E’ questo il messaggio che Vasco ha voluto scrivere ai suoi tre figli Davide, Lorenzo e Luca che, tra le storie di Instagram, poi, definisce “la vera ragione per stare in questa splendida valle di lacrime”.

A Vasco ha risposto il figlio Lorenzo che, su Instagram, ha ripercorso la storia con papà Vasco lasciandosi andare ad un racconto di grande amore tra un padre e un figlio.

Tu sei un figlio non voluto mi scrivono altri. Commenti che pensano di ferirmi, farmi soffrire, ma non è così. Vasco aveva diverse scelte quando alzai il telefono per dirgli ‘ciao, sono Lorenzo, vorrei conoscere mio padre’. Non sono un figlio cercato, voluto, desiderato, sognato. Ma di certo sono nato da una grande storia d’amore. Poteva dirmi di no, per esempio. Oppure dare a me e mia madre un contentino economico. Invece col sorriso mi accolse tra le sue braccia e nella sua già straordinaria vita. ‘Hai dovuto fare il test del dna per essere riconosciuto’ mi scrive ogni tanto un ‘hater’. Già, per legge. Fa parte del processo di riconoscimento. Credo che ‘conoscere’ un figlio di 14 anni sia forse più difficile di crescerlo fin dal primo giorno. Avevo una situazione famigliare drammatica, quella scolastica era ancora peggio. Vasco, appena divenuto “babbo” anche per la legge, indossò i panni di supereroe senza più toglierli”, scrive Lorenzo.

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