Se soffri d’insonnia meglio rinunciare al riposino. Il motivo

Se combatti con l’insonnia, sarebbe meglio evitare il riposino. Se però non riesci proprio a rinunciare alla dolce siesta pomeridiana, allora scopri come devi comportarti

Con l’arrivo della primavera, il riposino diventa quasi un bisogno irrinunciabile per molte persone. C’è chi dice che la siesta pomeridiana faccia bene al cervello ed aiuti alla memoria. Il cosiddetto pisolino o pennichella, che dir si voglia, pare sia un toccasana non solo per i bambini. Per la scienza ci sono innumerevoli benefici e virtù.

Insonnia
(Getty Images)

Ma siamo davvero sicuri che il riposino faccia bene proprio a tutti? Cosa succede, ad esempio, se si combatte con l’insonnia? La notte è fatta per dormire, ma chi ha problemi a conciliare il sonno, ancor più potrebbe averne a causa delle pennichelle pomeridiane.

In questo articolo vogliamo darti alcuni consigli su come comportarti se la notte non riesci a dormire ma non vuoi comunque rinunciare al tuo riposino dopo pranzo. Ecco tutto quello che devi sapere.

Soffri d’insonnia. Sì alla siesta pomeridiana ma con cautela

Sarebbe meglio evitare il riposino pomeridiano se hai disturbi d’insonnia. Dormire di giorno potrebbe infatti peggiorare i tuoi problemi notturni legati al sonno.

Ma come fare se non dormi di notte e non puoi farlo neppure di giorno? La situazione, con il tempo, potrebbe diventare insostenibile. In questa condizione verrebbe a mancare la giusta lucidità per affrontare la giornata lavorativa o altre situazioni.

Non si può andare avanti a suon di caffè o bevande energetiche, il cui utilizzo smodato potrebbe causare seri danni all’organismo. Ma non si può neppure reggere a lungo alle notti in bianco.

Chi ha un sonno notturno regolare non ha problemi. Può concedersi un riposino al pomeriggio. Anzi, in questo caso, gli esperti lo raccomandano. Però è meglio optare per una pennichella breve, giusto per recuperare un po’ di forze di cui si ha bisogno nell’immediato.

Insonnia
(Getty Images)

Esagerando, dormendo magari un paio d’ore o più dopo pranzo, si corre il rischio di svegliarsi più rintronati di prima. Irritabilità, spossatezza e scarsa concentrazione sono tutte conseguenze dirette di una siesta troppo lunga.

Allora, se soffri d’insonnia, ti consigliamo di non eccedere. Schiaccia pure un pisolino di giorno, ma al massimo di mezz’ora, così da non compromettere poi il sonno notturno.

Se dopo pranzo ti viene l’abbiocco, il tuo corpo ti sta lanciano un segnale prezioso. Significa che hai bisogno di ricaricarti un po’. L’importante, comunque, è farlo con moderazione. Il sonno della notte non va mai perso perché è insostituibile.

 

 

 

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