Perché quando rispondiamo al telefono diciamo “pronto”?

Lo facciamo da sempre senza neanche pensarci, rispondere “pronto” quando squilla il telefono è un gesto molto spontaneo, ma perché si dice così?

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Vi siete mai chiesti da dove nasce l’usanza di dire “Pronto” quando rispondiamo al telefono?Abbiamo sempre visto gli altri prendere in mano il telefono e dire “Pronto” e fin da piccoli abbiamo adottato questo comportamento per imitazione, ma sapete qual é l’origine di questo modo di rispondere?

Perché diciamo “Pronto” quando rispondiamo al telefono?

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La paternità di questo modo di rispondere è incerta. Esistono varie possibilità per questa risposta, la ragione più accreditata secondo alcuni sembra essere strettamente collegata agli esordi della comunicazione telefonica, quando per parlare con qualcuno bisognava passare attraverso un centralino in cui un’operatore interveniva per finalizzare la chiamata. Come alcuni di voi ricorderanno questo accadeva fino al 1970 quando si facevano le interurbane.

L’abbonato chiamava il numero del centralino chiedendo alle centraliniste di prendere la linea. Quando queste avevano la linea disponibile avvertivano l’abbonato dicendogli che il collegamento era pronto. Si pensa che questo sia l’esordio del modo di rispondere “Pronto” al telefono.

Oggigiorno il telefono è divenuto un elemento indispensabile e nel tempo si è molto evoluto, dal classico telefono con la cornetta che si avvaleva di una rete fissa,  siamo passati al telefono cellulare con rete mobile, a colori ed in grado di connetterci con chiunque ed ovunque.

Il primo ad inventare il cellulare fù Antonio Meucci, un fiorentino che si ingegnò a trovare un sistema per comunicare con la moglie che a causa di una grave malattia era costretta a letto.  Fu così che inventò inizialmente un dispositivo con una cornetta e una membrana metallica in grado di vibrare e fare rumore quando veniva raggiunta dalle onde sonore. Mise un dispositivo in camera della moglie e l’altro al piano di sotto. Bastava quindi che uno dei due alzasse la cornetta di quello che aveva chiamato telettrofono e parlasse per far suonare l’altro dispositivo. Davvero geniale.

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