Quando salare l’acqua della pasta? Le regole che non possiamo ignorare

Cuocere la pasta sembra un’operazione banale ma ci sono passaggi che non dobbiamo sbagliare: scopriamo quando è meglio salare l’acqua

Facile come cuocere un piatto di pasta. Quante volte lo abbiamo pensato e in effetti è così, perché questa è un’azione che compiamo tutti i giorni o quasi. Ma siamo sicuri di non sbagliare nulla, anche se ormai è una forza dell’abitudine. E sappiamo ad esempio, quanto sale dobbiamo usare nell’acqua e quando è meglio metterlo? Seguiteci e ve lo spieghiamo.

Esiste una regola non scritta e non codificata ma efficace per tutte le situazioni e più o meno tutti i tipo di pasta. Ogni 100 grammi di materia prima serve 1 litro di acqua, ma c’è bisogno anche di 10 grammi di sale, fino o grosso non importa e poi vi spiegheremo perché.
Un cucchiaio da minestra di sale equivale a circa 30 grammi di prodotto. Quindi, se proprio non vogliamo metterci lì a pesarlo, per due persone può bastare riempire la punta di un cucchiaio e per quattro dovremo metterne un cucchiaio raso. Con il tempo e l’esperienza potrete andare anche soltanto ad occhio, ‘pesando’ direttamente con le dita quando pizzicate il sale dal suol contenitore prima di metterlo in pentola.

Fate attenzione ad un particolare non banale. Ogni piatto di pasta prevede un condimento, anche quella semplicemente con burro e formaggio. E ogni condimenti è più o meno sapido, più o meno gustoso. Quindi se ad esempio avete cucinato un sugo con la salsiccia, la pancetta, il guanciale che sono già molto saporiti, assaggiate sempre e piuttosto salate un po’ di meno l’acqua della pasta in cottura.
Inoltre ci sono ricette nelle quali è necessario servirsi di mezza tazza o una tazza intera di acqua della pasta per mantecare con il condimento (come ad esempio nella cacio e pepe). Tenetene conto quando salate la salsa perché questa sarà della sapidità in più.

Sale nella pasta: quale usare e quando metterlo?

troppo sale nella dieta
barattolo di sale con scritta stop – Fonte: Adobe Stock

Ora che abbiamo visto la regola generale, scendiamo nel particolare: quale tipo di sale usare per l’acqua della pasta? Diciamo subito che non è il, caso di usare sali particolarmente pregiato, come il sale Maldon. Quelli normalmente in commercio, classici o iodati, sono sufficienti per svolgere bene questo compito.

E allora sale grosso o sale fine? Normalmente utilizziamo quello grosso, ma in fondo è più che altro un fatto di comodità. Con il sale grosso infatti è più facile regolarsi perché non scappa dalle dita e quindi quando abbiamo fatto l’occhio non ci sarà mai bisogno di andare e pesarlo. Ma per un’ottima cottura della pasta, come spiegano anche gli chef stellati, è assolutamente indifferente.
Per ultimo vediamo la tempistica: quando è meglio salare l’acqua per la pasta? La buona norma è versare il sale poco prima che l’acqua cominci a bollire, perché se lo mettiamo in piena ebollizione la rallenterà.

Se però abbiamo dimenticato di salare l’acqua prima di cale la pasta, nessun problema: basterà metterlo anche solo 3-4 minuti prima di scolarla, ne bastano 2 perché la assorba.

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