Come combattere la stanchezza mentale in maniera del tutto naturale

Se ti stai chiedendo come combattere la stanchezza mentale in maniera del tutto naturale ecco alcuni consigli del dottor Filippo Ongaro.

stanchezza mentale
Foto da Canva

La stanchezza mentale è una condizione che può riguardare un po’ tutti quanti, dalle persone stressate o sovraccaricate di lavoro, a quelle che invece hanno tempo di annoiarsi, anzi, talvolta queste sono ancora più colpite.

Combatterla si può, e si deve, ma scopriamo come farlo in maniera del tutto naturale grazie ad alcuni preziosi consigli del dottor Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti e ideatore del “Metodo Ongaro”, un approccio scientifico alla crescita personale e all’aumento della prestazione.

Attraverso il suo canale Youtube andiamo a conoscere alcuni step per combattere la stanchezza mentale e debellare questa sensazione di fatica e incapacità di agire.

Ecco alcuni consigli utili per combattere la stanchezza mentale

Se anche tu fai parte di quelle persone che soffrono di stanchezza mentale ben arrivato su questa pagina, infatti, ti daremo alcuni utili consigli per combatterla, grazie all’aiuto del dottor Filippo Ongaro.

Spesso accade che quando ci sentiamo stanchi e affaticati ci rifugiamo in un rimedio immediato. Prendiamo ad esempio un caffè, o qualcosa di zuccherato, peggio ancora facciamo una pausa sigaretta, dannosa e basta per la salute.

Naturalmente questi rimedi rapidi che sembrano essere utili al momento non sono la soluzione più salutare per il nostro organismo. Soffermiamoci allora solo per un attimo a ragionare sul perché questo ci accade.

La domanda da porsi è: perché mi sento così stanco mentalmente? Il problema è che c’è uno squilibrio fra il carico di lavoro e il recupero che ci diamo. 

Questo è strettamente collegato al mental load, di cui vi abbiamo parlato di recente e che colpisce soprattutto le donne. 

Uno dei fattori principali però, secondo Ongaro, che risucchia una quantità enorme di energie alle persone è il “rimuginare, ovvero il fatto di non riuscire a smettere di pensare, in particolare a cose negative”.

Le persone si preoccupano spesso di cose infondate e che molto probabilmente non accadranno mai o che hanno una bassa probabilità di accadere.

In questo modo impegnano costantemente il cervello pensando a cose inutili portando via una gran quantità di energie a ciò che invece è veramente importante, come ad esempio la cura di sé stessi, come fare allenamento, mangiare bene e via dicendo.

Tutto ciò si amplifica quando una persona ha una vita o un lavoro noioso e sviluppa poca dopamina nel cervello. Sembra paradossale ma il pensiero negativo può diventare un modo per riattivarsi di fronte a una mancanza di stimoli.

Per uscire da questa brutta situazione basta sviluppare la consapevolezza. Quando riusciamo a renderci conto degli stati in cui siamo, sia di bassa energia che di alta energia, preveniamo gli automatismi che ci portano fuori strada.

Per svilupparla non è così semplice, dobbiamo creare dei meccanismi d’intervento piuttosto aggressivi. La prima cosa da fare è “rompere un pattern di bassa energia o di tentativo sbagliato di recuperare energia – spiega Ongaro -. Questo è l’unico modo che abbiamo per intervenire veramente sulla consapevolezza. Un modo banale può essere quello di usare il proprio corpo per esempio contrendo forte i muscoli e ripetendo “sono forte e ce la farò” più volte.

Stress da lavoro correlato
(Pexels)

In questo modo resettiamo il livello d’energia e troviamo la concentrazione mentale positiva che elimina il rimuginare. Per imparare queste interruzioni bisogna avere metodo, dobbiamo ripetere, ripetere e ancora ripetere.

Per saperne di più ecco il canale Youtube di Filippo Ongaro.

(Fonte: Youtube Filippo Ongaro)

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