Come comunicare con tuo figlio in modo che ti ascolti: ecco i 3 step efficaci

Comunicare con i bambini in maniera efficace non è così semplice: ecco come farlo con tuo figlio in modo che ti ascolti in 3 step. 

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Comunicare con i bambini in maniera efficace e far sì che ci ascoltino non è sempre così semplice, anzi. Se a volte può risultarci difficile con gli adulti, con i piccoli può esserlo ancora di più.

Come fare allora ad ottenere qualcosa dai bambini senza dover ricorrere a urla, grida o peggio punizioni? Comunicare con tuo figlio in modo che ti ascolti può essere complicato e per questo dobbiamo ricorrere ad alcune piccole strategie.

A tal proposito abbiamo seguito alcuni consigli forniti dalla sociologa Cristina Bari, fondatrice di “Educare Facile”,  la scuola per aiutare i genitori a educare i propri figli a crescere autonomi e sicuri di sé.

Ecco i tre step per comunicare con tuo figlio in modo che ti ascolti

comunicare con i figli
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Quante volte vi sarà capitato di andare di corsa e vedere vostro figlio lì impalato, incurante delle nostre ripetute richieste di sbrigarsi. “È tardi” “Muoviti”. Le frasi che ripetiamo e che non sortiscono alcun effetto. Un classico che genera non poca frustrazione.

Significa che stiamo sbagliando il modo di comunicare. Sarà perciò inutile proseguire su questa strada che non genera alcun effetto, anzi, solo quello contrario di provocarci fastidio per non riuscire ad ottenere quello che vogliamo.

Qui vi avevamo svelato alcuni trucchi per comunicare con i bambini piccoli in maniera efficace. 

E ora scopriamo come comunicare con tuo figlio in modo che ti ascolti grazie ai consigli di Cristina Bari. Scopriamo come fare in 3 step.

1) Creare “rapport”. Significa che dobbiamo avere la capacità di connetterci con il nostro interlocutore, in questo caso nostro figlio. “È la reciprocità, è la fiducia, uno stato di empatia, che si crea attraverso il ricalco”. Ma cos’è il ricalco? Scopriamolo nel secondo step.

2) Il ricalco. “È la capacità di entrare nei modelli e negli schemi di riferimento dell’altro, adattandosi al suo linguaggio, alle sue convinzioni, ai suoi umori, al suo stato d’animo alla percezione di quel momento”. Cosa sta accadendo in quel momento nella testa di mio figlio? Quali pensieri ha? Se io mi allineo a quei pensieri, avrò molta più capacità comunicativa nei suoi confronti.

3) Guida. “È fare in modo che l’altro ci segua, cioè faccia quello che desideriamo, aiutarlo a gestire l’emozione ed è possibile solo dopo aver creato Rapport e aver Ricalcato”.

Vediamolo attraverso degli esempi. Uno dei più grandi errori che molti di noi commettono, non solo con i figli, ma anche con il proprio partner è di pretendere di guidare senza aver ricalcato e creato rapport. Ovvero gli diciamo: “questo va fatto così”, “bisogna fare così” e via dicendo.

La maggior parte delle volte però i bambini ci risponderanno con un “no”. “Non voglio”, “non mi va”,  ecc.

Cosa fare allora? Lavoriamo sul ricalco e sul rapport. Ovvero evitiamo di ripetere quello che va fatto ancora una volta ma comprendere pienamente il suo stato emotivo.

“Immagino, capisco che vuoi ancora giocare un po’, immagino che sia difficile lasciare i giochi, guarda come sono belli, anch’io non vorrei lasciarli. Proviamo a riprenderli più tardi così adesso possiamo fare quest’altra cosa?”.

Con questo tipo di comunicazione il bambino si sentirà capito e rispettato ecco perché sarà poi più portato a fare quello che gli viene chiesto.

I bambini educati con più empatia sono meno capricciosi e più favorevoli all’armonia, alla serenità.

Non solo ascoltano anche di più, perché “sanno di non essere privati della loro libertà, sanno di avere spazio di movimento, sanno di poter fare molte cose e quindi non si sentono repressi, chiusi o bloccati nella loro volontà di esprimere, di esplorare il mondo. Per questo sono più portati ad ascoltare quello che gli viene detto”.

Al bando quindi frasi come: “Si fa come dico io, perché è così”. In questo modo non utilizzeremo una comunicazione efficace perché siamo solo guida senza passare dal rapport e dal ricalco.

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