Cren: proprietà, benefici e controindicazioni

Scopriamo tutto sul cren, una particolare radice ricca di proprietà benefiche.

cren
fonte foto: Adobe Stock

Il cren è il nome più popolare della radice di Barbaforte. Dal gusto aromatico, balsamico, piccante ed intenso, la salsa di questa qualità di rafano è molto popolare.
Le proprietà di questa radice sono molte, e varie. Scopriamole insieme.

Tutto sulla cren: proprietà, controindicazioni e curiosità

cren
fonte foto: Adobe Stock

La Barbaforte (Amoracia rusticana L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Brassicacee.
Originaria, probabilmente, Del Bacino del mediterraneo soprattutto Europa sud orientale ed Asia occidentale, questa radice è conosciuta con molti nomi quali:

  • Cren
  • Rafano di Spagna
  • Senape dei tedeschi
  • Rafano orientale
  • Rafano rusticano

Pare che non sia possibile coltivare il cren dai semi, in quanto la pianta non ne fa, in genere il rafano rusticano si coltiva partendo da pezzetti di radici.
Il gusto del cren e dolciastro, simile alla senape, molto aromatico e balsamico con una punta di piccante, a tratti simile al gusto del molto più giapponese wasabi.
Molto popolare al sud e nel nord est Italia, il cren è utilizzato per produrre l’omonima salsa.
Gli effluvi della macinatura sono davvero pungenti, a tal punto che se fatto in casa, è consigliabile farlo in ambiente completamente areato.

Le caratteristiche nutrizionali del rafano rusticano indicano la presenza di molta acqua ed una buona quantità di fibre, sali minerali e vitamine, soprattutto vitamina C.
Tra le sue proprietà citiamo:

  • Antibiotico
  • Antibatterico
  • Espettorante
  • Balsamico
  • Lenitivo
  • Carminatiovo
  • Antiossidante
  • Analgesico
  • Depurativo
  • Digestivo
  • Antisettico

Grazie all’apporto delle fibre e dei sali minerali il cren risulta essere un ottimo antietà, un digestivo naturale ed un valido aiuto per il metabolismo. Alcuni estratti della radice di rafano aiutano a curare le lesioni della pelle, come scottature, eritemi, infiammazioni. Le sue proprietà antibatteriche aiutano contro le infezioni delle vie urinarie.

Il cren aiuta i processi digestivi e stimola i succhi gastrici e la produzione di bile.
Il rafano contribuisce a contrastare la cellulite ed eliminare i ristagni di liquidi e tossine nel nostro organismo stimolando la diuresi. Le sue proprietà balsamiche, antiinfiammatorie, inoltre, aiutano a tener lontani i malanni di stagione. L’assunzione di cren aiuta anche a detossificare il fegato, contribuisce ad equilibrare la circolazione fungendo da vasodilatatore, ed accelera il metabolismo aiutando a bruciare i grassi in eccesso.

Le proprietà antidolorifiche aiutano il fisico nel dare sollievo nei casi di traumi muscolo scheletrici.
La polpa di cren mescolata ad acqua calda per un impacco aiuta l’eliminazione del catarro se applicata sul petto. Le foglie di Barbaforte, se tritate ed aggiunte alla pappa dei cani, hanno proprietà importanti contro vermi e spossatezza.
In Germania è così apprezzato che in Baviera esiste un museo dedicato a questa radice.

Calorie e valori nutrizionali del cren

cren
fonte foto: Adobe Stock

Questi i valori medi per una quantità di 100 g. di cren:

  • Calorie: 48
  • Acqua: 95 g
  • Proteine: 1 g
  • Carboidrati: 11g
  • Grassi: 0,5 g
  • Vitamina C: 25 mg
  • Potassio: 246 mg
  • Ferro: 0,5 mg
  • Fibra: 3 g
  • Sodio: 420 mg

Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questa radice.

Controindicazioni
Ovviamente coloro che sono allergici alla radice di rafano o alla famiglia delle brassicacee devono astenersi dall’assunzione.
Il rafano e la sua salsa vanno assunti con assoluta moderazione.
Il cren può dare bruciore all’esofago ed allo stomaco, iene quindi sconsigliato a coloro che soffrono di problemi gastrici e renali. Le donne in stato di gravidanza non dovrebbero assumere cren.

L’utilizzo intra murario di radice fresca (taglio o grattugia), se l’ambiente non è ben aerato, può portare a lacrimazione, irritazioni alle mucose ed agli occhi e tosse. In ogni caso consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale problema o dubbio in merito.

Come assumere il cren

cren
fonte foto: Adobe Stock

La radice di barbaforte si può consumare cruda, sia affettata e mescolata alle insalate, che appunto grattugiata ed utilizzata per produrre la famosa salsa cren da accompagnare a pesci e bolliti, aggiunta a frittate e sughi.

È possibile anche consumarla cotta da aggiungere ai contorni come patate e spinaci o biete e nelle creme, zuppe e vellutate. Il rafano rusticano si presta però anche a tisane, decotti e bevande sia fredde che calde.

Impostazioni privacy