La campagna vaccinale in Italia procede in maniera piuttosto spedita, mancano ancora diversi passi da fare. Le aziende farmaceutiche, tuttavia, rassicurano: la nota di AstraZeneca.
Lo sviluppo della campagna vaccinale continua anche nel nostro Paese, nonostante rallentamenti e recenti criticità si procede verso una nuova fase della somministrazione: diverse case farmaceutiche sono all’opera per garantire altrettanti ritrovati. Al momento Pfizer e AstraZeneca sono le aziende che hanno messo a disposizione i propri prodotti: commercio e diffusione promulgati a dovere, non senza intoppi. Proprio la Pfizer recentemente ha registrato un blocco nella produzione verso il nostro Paese e altre località per vari motivi, tra cui la possibilità di ripartire successivamente con più slancio. Il disappunto del Governo italiano, prima Conte e poi Draghi, ha permesso che la fase di stallo rientrasse in qualche maniera.
Campagna vaccinale, AstraZeneca assicura: “5 mln di dosi entro marzo in Italia”
Nel frattempo, sull’altro versante – quello di AstraZeneca – è noto che saranno presto inviate nuove dosi a stretto giro. Rassicurazione arrivata proprio dal colosso farmaceutico per smentire eventuali flessioni nella distribuzione, che invece avverrà in maniera capillare. Una nota precisa le intenzioni dell’azienda: “Per quanto riguarda l’Italia, questa settimana supereremo 1,5 milioni di dosi consegnate e abbiamo l’obiettivo di arrivare a 5 milioni di consegne entro marzo”. Spazzata via, quindi, anche l’ipotesi di un ulteriore – e sensibile – taglio di consegne e distribuzione anche rispetto agli altri Paesi dell’UE nel secondo trimestre del 2021.
Persiste, intanto, anche la possibilità dell’autoproduzione: a buon punto, infatti, sarebbero gli studi e gli esperimenti sul vaccino prodotto da ReiThera. L’auspicio è quello di consentire all’Italia l’autosufficienza anche da questo punto di vista per bloccare sul nascere eventuali rallentamenti o rapporti subalterni per quel che concerne la capacità di completare l’immunizzazione. Il traguardo finale resta quello di tornare a una vita normale il prima possibile e solamente con una copertura vaccinale adeguata si potrà parlare di ripresa effettiva sotto ogni aspetto e punto di vista.
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