Bambini che non amano scrivere, come stimolarli nel modo giusto

Quasi tutti i bambini amano ascoltare storie ma non tutti hanno lo stesso piacere di scrivere. Troviamo la via giusta per farli appassionare senza forzarli

A tutti i bambini in età prescolare e nei primi anni della Primaria in genere piace leggere o comunque ascoltare storie. Ma non a tutti piacere scrivere, perché le due attività non sempre marciano insieme. Certo, il compito dei genitori così come degli insegnanti è quello di stimolare tutti alla scrittura, in modo corretto. Ma come fare con i bambini che non amano scrivere?

La passione per la scrittura comincia in casa e i genitori sono i primi che hanno il compito di  stimolare la creatività del bambino oltre alla sua voglia. Un buon metodo è certamente quello di leggere a voce alta, non solo ma soprattutto le storie che possono amare.
Una volta che hanno finito, insieme possono cominciare a riscrivere alcune parole significative, quelle che hanno colpito di più il bambino. Ma non deve diventare un dettato, oppure un riassunto vero e proprio. Per quello c’è tempo ed esiste la scuola. Renderlo quasi un obbligo rischia di produrre l’effetto contrario e poi sarà difficile tornare indietro. Soprattutto non stressateli con frasi del tipo “Cosa hai capito di questa storia?”, oppure “Secondo te cosa ci voleva insegnare?”. I bambini hanno una percezione diversa dalla nostra, non dimentichiamolo mai.
Fondamentale è anche allenare la loro libertà di espressione e quindi di scrittura. Nella scuola primaria esistono esclusivamente testi descrittivi ma ai bambini servirebbero anche testo espressivi. Come i diari, nei quali possono sentirsi liberi di esprimere tutto quello che vogliono senza nessuna costrizione. In ogni caso l’approccio alla scrittura deve essere sempre giocoso e mai impositivo: sarà più facile stimolarli.

Gli errori più comuni dei bambini che non amano scrivere e come correggerli

Ma quali sono gli errori più comuni dei bambini che non amano scrivere? Come per molte altre loro azioni quotidiane, lo stimolo può arrivare dall’imitazione dei grandi. Lo sbaglio dei genitori (gli insegnanti dovrebbero già sapere come comportarsi) è quello di dare esempi sbagliati. Non pretendiamo che il bambino scriva velocemente, perché se poi non gli riesce subentra in lui la sensazione della sconfitta e il malumore impera.

Ma un altro errore comune nei bambini più piccolo ai quali non piace scrivere è quello di sbagliare l’impugnatura di matite, biro e pennarelli. In maniera serena ma decisa, cercate di abituarli fin da subito ad una corretta manualità, soprattutto quella fine che è legata ad azioni come il disegno e la scrittura. Allo stesso tempo predicate pazienza e perseveranza.

Se tutto non riesce al primo colpo, non importa. Solo l’esercizio porta a migliorare e un buon metodo può essere quello di riprenderli con il cellulare e il tablet mentre scrivono. Poi mostrate loro quello che fanno giusto e dove sbagliano, cercando di correggerli insieme.

 

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