Draghi alla Camera: il Premier incaricato verso una nuova fiducia

Draghi, dopo aver ottenuto la fiducia al Senato, passa alla Camera. Le argomentazioni del Premier incaricato.

Il Premier incaricato Draghi alla Camera (Getty Images)
Il Premier incaricato Draghi alla Camera (Getty Images)

Dopo il Senato, è la volta della Camera. Mario Draghi procede verso una nuova tappa che porterà all’insediamento definitivo del Governo: secondo round valevole per la fiducia e, quindi, per l’avvio delle attività politiche in merito alle necessità del Paese. L’ex Presidente della BCE, che ha tenuto un primo discorso ieri, ha incassato il favore del Senato con 262 sì. Fiducia larga, se consideriamo che per andare avanti sarebbero bastati 161 favorevoli alla nuova maggioranza. Il Premier incaricato, nella giornata odierna, compirà il secondo atto – definitivo – per avere il lasciapassare dalle forze politiche. Propositi incoraggianti quelli dell’ex Presidente della BCE: unione, responsabilità e ripartenza. Dovere morale per il bene dell’Italia.

Draghi, dopo il Senato, fiducia alla Camera: situazione e temi affrontati

Mario Draghi discorso alla Camera (Getty Images)
Mario Draghi discorso alla Camera (Getty Images)

Poi l’attenzione all’economia, a quel Recovery Plan da stilare, ai fondi europei per la ripresa che devono arrivare: 210 miliardi per gettare le fondamenta di una nuova base su cui l’Italia dovrà poggiarsi. Poi l’attenzione ai giovani, alla scuola, ai lavoratori. Senza dimenticare l’importanza di avere una moneta unica: “Uscire dall’Euro non è un’opzione”, lo dice Draghi riferendosi a chi avrebbe voluto improntare un discorso diverso. A quelle opposizioni, alcune “patriottiche” (pronte a sostenere il nuovo Governo solo in caso di provvedimenti necessari per la stabilità economica e sociale del Paese), altre meno.

I presupposti per lavorare in serenità, non senza divisioni, ci sono: l’importante è procedere secondo una linea di condotta ben precisa. Il viatico intrapreso da Mario Draghi incassa anche il benestare delle parti sociali. Fiducia alla Camera che dovrebbe arrivare in serata dopo che, fra mattina e pomeriggio, il Premier incaricato ascolterà nuovamente le forze politiche. Assenso mediato dei Cinque Stelle: “Non dia mai per scontato il nostro voto – fanno sapere i pentastellati da Palazzo Madama – perché noi, permetta la licenza verbale, le romperemo le scatole”. L’altolà a Draghi traccia la linea nel Movimento: dentro i favorevoli, fuori i contrari. Scatterà, infatti, l’espulsione per i dissidenti. 15 finora, ma non è detto che le frizioni siano terminate.

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