Mattarella ricorda l’orrore delle Foibe: “Ha segnato le nostre coscienze”

Mattarella, nel Giorno del ricordo dei massacri delle Foibe, lancia un messaggio di cordoglio e umanità nei confronti di tutte quelle persone che purtroppo nel secondo dopoguerra hanno perso la vita in maniera indecente. Il Capo dello Stato contro sofferenza e oblio.

Mattarella nel Giorno del Ricordo dei massacri delle Foibe (Instagram)
Mattarella nel Giorno del Ricordo dei massacri delle Foibe (Instagram)

Mattarella, impegnato nella Giornata del ricordo dei massacri delle Foibe, sottolinea le sofferenze di decine di migliaia di persone, eccidi a militari e civili italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, patite nell’immediato secondo dopoguerra per mano dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA. Il Presidente della Repubblica ha sottolineato come pagine simili abbiano macchiato la storia contemporanea di avvenimenti disumani. Parole chiare, semplici e precise per far sì che non ci sia più posto per l’oblio.

Il messaggio di Sergio Mattarella è circostanziato e deciso per scandire a gran voce quanto la storia abbia fatto il proprio corso, ma non per questo debba essere dimenticato chi ha perso la vita in modo barbaro. Non lasciare spazio, in nessun caso, alla disumanità: l’appello del Capo dello Stato raccoglie il favore di tutte le forze politiche.

Mattarella, l’appello in ricordo delle Foibe: “Un massacro che ci ha segnato”

Mattarella impegnato nel ricordo del massacro delle Foibe (Instagram)
Mattarella impegnato nel ricordo del massacro delle Foibe (Instagram)

“I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto – ribadisce Mattarella non si esauriscono con la liberazione dal nazi-fascismo, ma proseguono nella persecuzione e nelle violenze perpetrate da un altro regime autoritario: quello comunista. L’orrore delle Foibe rimane impresso nelle nostre coscienze, chiosa il Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica osserva e rispetta una ferita ancora aperta con il garbo di chi vuole far luce sui misfatti del nostro tempo. Persino in una giornata come questa, frenetica e impegnativa per la politica del nostro Paese con la crisi di Governo in atto, non ha voluto far mancare il proprio apporto in nome di tanta sofferenza patita in passato affinché non si ripeta più nella contemporaneità e nel rispetto della ciclicità della storia. Rispettare sempre e comunque il nostro prossimo resta un imperativo categorico, contro qualunque forma di oppressione o dittatura.

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